DISASTRI NATURALI
Valetina Trogu
La capacità dello stato è messa a dura
prova dai disastri naturali che aggravano problematiche già presenti. Shocks
esterni come la siccità conducono, per esempio, all’insicurezza alimentare e
alla malnutrizione, già abbondantemente presente in Africa. Basti pensare che
oltre 3,5 milioni di persone muoiono all’anno per la malnutrizione e che il 35%
delle morti riguarda bambini sotto i 5 anni. Una dieta senza il giusto apporto
di calorie, proteine e micronutrienti, poi, aumenta il rischio di sviluppare
gravi ritardi mentali e di contrarre malattie quali polmoniti e dissenteria.
Le stime della Fao sui dati
dell'International Disaster Database relativi ai disastri naturali nel
continente africano riportano danni economici in 10 anni per 1.500 miliardi di
dollari. Sono state colpite oltre 2 miliardi di persone e ne sono morte 1,5
milioni. Nello specifico, il settore primario subisce il 22% del totale dei
danni e delle perdite causate dai disastri naturali in paesi in cui
l’agricoltura è la principale fonte di reddito per il 60% della popolazione. La
percentuale dei danni sale al 25% se si contano solo quelli legati al
cambiamento climatico.
Nel 2017, l’Africa è stata colpita
duramente dalla colata di fango in Sierra Leone che ha travolto interi villaggi
causando 400 morti, dal ciclone Enawo in Madagascar, con 80 decessi e 247 mila
persone senza tetto, da pesanti siccità che hanno sterminato le coltivazioni e
colpito duramente la popolazione. Nel Malawi, nonostante la presenza di
notevoli bacini idrici (pensate che il Lago Malawi è il nono più grande del
mondo) la temperatura ha superato i 46°, portando milioni di persone a
sopravvivere solamente attraverso agli aiuti alimentari internazionali. Nello
stesso tempo il governo ha denunciato un aumento dei periodi di forte siccità e
un aumento del numero di inondazioni, quadro di un clima in mutazione (dati del
National Climate Change Policy, Government of Malawi).
Le zone dell'Africa subsahariana sono le
più a rischio del mondo per perdite economiche causate da fenomeni di siccità
acuta (come riportato dagli studi Dilley and others del 2005 e Fao 2006). Parliamo
di zone in cui l'agricoltura raggiunge il 25% del prodotto interno lordo, il
50% se si include l'agro-business, e in cui oltre 264 milioni di persone hanno
sofferto la siccità nel periodo compreso tra il 1980 e il 2014. Ogni siccità
causa un calo del settore agricolo pari al 3,5% del suo valore all’interno dei
Paesi colpiti al di sotto del Sahara.
In generale, i disastri naturali sono per
il 90% legati all'acqua con la conseguenza che il 70% delle morti totali
causate dai disastri naturali è dovuto ad eventi catastrofici che hanno a che
fare proprio con l'acqua. Non si tratta solo di danni diretti alle persone e
alle coltivazioni, ma anche dei danni provocati ai sistemi di irrigazione, di
stoccaggio, agli animali, ai trasporti e molto altro.
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