Tipologie di terrorismo
“Gli
obiettivi terroristici sono descritti come uno dei seguenti:
·
intimidire seriamente una popolazione;
·
costringere indebitamente un governo o un'organizzazione
internazionale a compiere o astenersi dal compiere qualsiasi atto;
·
destabilizzare o distruggere gravemente le
strutture politiche, costituzionali, economiche o sociali fondamentali di un
paese o di un'organizzazione internazionale.
Reati
connessi[1]:
·
reati relativi a un gruppo terroristico
(vale a dire dirigere un tale gruppo o partecipare consapevolmente alle sue
attività) se commessi intenzionalmente, e reati connessi ad attività
terroristiche. Questi includono:
·
diffondere, sia online che offline, un
messaggio con l'intenzione di incitare a un reato terroristico, ad esempio
glorificando atti terroristici;
·
adescamento e reclutamento di un'altra
persona per commettere un reato di terrorismo;
·
fornire o ricevere addestramento a fini
terroristici, ad esempio, nella fabbricazione o nell'uso di esplosivi, armi da
fuoco o sostanze pericolose;
·
viaggiare all'interno, all'esterno o verso
l'UE a fini di terrorismo, ad esempio per partecipare alle attività di un
gruppo terroristico o per compiere un attacco terroristico;
·
organizzare e facilitare tale viaggio,
compreso il supporto logistico o materiale, come l'acquisto di biglietti o la
pianificazione del percorso;
·
fornire o raccogliere fondi con
l'intenzione di utilizzarli o sapendo che saranno utilizzati per commettere
reati terroristici.”[2]
È
necessario, però, osservare che il fenomeno del terrorismo, a differenza
dell’atto terroristico, è un fenomeno complesso, poiché suddivisibile in
diverse tipologie. Infatti, la definizione di terrorismo antecedentemente
riportata risulta essere una definizione generale del fenomeno del terrorismo.
A questo punto, risulta necessario identificare le tipologie di terrorismo più
diffuse.
Il
fenomeno del terrorismo si divide in:
·
Terrorismo internazionale. “Il terrorismo internazionale
è un conflitto a bassa intensità che cerca di condizionare la politica interna
ed estera degli stati, o addirittura metterne in pericolo l'esistenza. Per
definizione, si tratta di un fenomeno che oltrepassa le frontiere statali: può
nascere da un collegamento tra le varie bande (la cosiddetta internazionale del
terrore) oppure può essere fomentato da un governo straniero che,
nell'impossibilità di ricorrere apertamente alla forza armata, preferisce
adottare tattiche coperte, ma non per questo meno insidiose”.[3]
·
Terrorismo nazionale. “Il terrorismo
nazionale è […] quello che agisce all’interno di un unico paese e ha obiettivi
limitati alla situazione politica locale, come per esempio ottenere
l’indipendenza di alcune aree geografiche della nazione.”[4]
·
Terrorismo religioso. Per quanto riguarda
il terrorismo religioso, invece, non è stata ancora identificata una
definizione ad hoc. Però possiamo affermare che il terrorismo religioso
è quella tipologia di terrorismo le cui radici risiedono nell’ideologia
religiosa. Questo termine, che si diffuse tramite il linguaggio politico degli
’70, fu inizialmente legato a gruppi terroristici, sedicenti, rappresentati di nazioni
senza alcun tipo di territorio come, per esempio, la Palestina. Il termine fu
sempre più utilizzato in riferimento al terrorismo religioso attuato da gruppi
terroristici di fondamentalisti islamici al punto che spesso, ad oggi, esso
venga confuso con il senso generico di terrorismo. È però necessario ricordare
che tutte le religioni hanno la possibilità di sfociare nel terrorismo
religioso a causa di alcuni gruppi di fanatici, per esempio nel 1997 alcuni
gruppi di fondamentalisti cristiani compirono dei veri e propri attentati
contro alcune cliniche che praticavano interruzione di gravidanze volontarie
negli USA.
·
Terrorismo etnico. Questa tipologia di
terrorismo non possiede una definizione specifica. Però è possibile affermare
che il terrorismo etnico fa riferimento a quel tipo di terrorismo spinto dalla
matrice etnica, a cui fanno riferimento organizzazioni terroristiche con lo
scopo di ottenere l’indipendenza di alcuni territori come, per esempio, l’IRA (Irish
Republican Army) e i radicali baschi o ETA (Euskadi Ta Askatasuna).[5]
·
Terrorismo rivoluzionario. Questa
tipologia di terrorismo mira specificatamente alla creazione di un cambiamento
politico o sociale totale attraverso l’uso estremo della violenza e della
forza. Si associa a questo particolare tipo di terrorismo quei movimenti
politici o ideologie estremiste che provano a soverchiare il sistema politico o
sociale esistente per sostituirlo con la propria ideologia. È possibile
differenziarlo dal terrorismo di Stato e dal terrorismo nazionale poiché il
terrorismo rivoluzionario persegue un obiettivo politico specifico e ben esplicitato.
Per questo tipo di terrorismo, a differenza della maggior parte delle altre
tipologie, è possibile stabilire esattamente quando fu coniato il termine. Il
termine viene, infatti, coniato da Maximilien Robespierre il 4 febbraio 1794
davanti al comitato di salute pubblica.[6] Dove affermo che:
“che il terrore rivoluzionario, oltre a essere la
"giustizia pronta, severa, inflessibile", era anche una
"emanazione della virtù". Come tale, esso non poteva essere
assolutamente confuso con il terrore dell'antico regime: questo aveva come
obiettivo la difesa del regno del privilegio e del vizio; quello, al contrario,
mirava a instaurare il regno dell'eguaglianza e della virtù.”[7]
In questo ultimo periodo
il terrorismo rivoluzionario ha svolto un ruolo da protagonista nella scena
politica italiana grazie al digiuno volontario di Alfredo Cospito. Cospito al
momento si trova in carcere, sotto il regime di 41-bis (motivo per il quale ha
intrapreso il digiuno di 100 giorni), per l’omicidio di Roberto Adinolfi, ex CEO
dell'azienda nucleare Ansaldo Nucleare. Cospito e l’organizzazione anarchica al
quale appartiene hanno scelto di assassinare Adinolfi poiché identificato come
simbolo del potere dell’industria nucleare del modo capitalistico che
l’industria nucleare rappresenta. Cospito, inoltre, è stato ritenuto colpevole
dell’assassinio di Aldo Moro, ex primo ministro italiano e figura di spicco
della Democrazia Cristiana (partito dominante dell’epoca).[8]
·
Terrorismo di Stato. Anche in questo caso
non è stato ancora possibile identificare una definizione poiché:
“the search for
agreed usually stumbles on two issues. The first is the argument that any
definition should include States’ use armed force against civilians. We believe
that the legal and normative framework against State violation is far stronger
than in the case of non-State actors and we do not find this objection to be
compelling. The second
objection is that peoples under foreign occupation have a right to resistance
is contested by some. But it is not the central point: the central point is
that there is nothing in the fact of occupation that justifies the targeting
and killingof civilians”[9] (la ricerca di un accordo di solito inciampa su due
questioni. La prima è l'argomentazione secondo cui qualsiasi
definizione dovrebbe includere l'uso della forza armata da parte degli Stati
contro i civili. Riteniamo che il quadro giuridico e normativo contro le
violazioni da parte degli Stati sia molto più forte che nel caso di attori non
statali e non troviamo questa obiezione convincente. La seconda obiezione,
secondo cui i popoli sotto occupazione straniera hanno diritto alla resistenza,
è contestata da alcuni. Ma non è il punto centrale: il punto centrale è che non
c'è nulla nel fatto dell'occupazione che giustifichi il bersagliamento e
l'uccisione di civili.)[10]
[1] L'elenco
dei reati terroristici che anche i paesi dell'UE devono punire come reati,
anche se un reato terroristico non è stato effettivamente commesso
[2] Direttiva
(UE) 2017/541 sulla lotta al terrorismo.
[3] N.
Ronzitti, A. de Guttry, B. Nascimbene, M. Gestri, Europa e terrorismo
internazionale. Analisi giuridica del fenomeno e convenzioni internazionali,
Franco Angeli, 1990, Milano.
[5] G.
Bianconi, Terrorismo, Enciclopedia Treccani, Roma.
[6] Cfr. Ivi.
[7] G. Bianconi,
Terrorismo, Enciclopedia Treccani, Roma.
[8] Sky tg
24, Chi è Alfredo Cospito, l'anarchico detenuto con il 41 bis in sciopero
della fame, 30 gen 2023, https://tg24.sky.it/cronaca/approfondimenti/alfredo-cospito-chi-e#00
(ultima consultazione 06/04/2023).
[9] Doc.
A/59/565 del 2/12/2004 par. 160, fra gli altri: A. Cassese, International
law, Oxford University Press, Oxford, 2001, p. 258.
[10]
Traduzione personale.
Nessun commento:
Posta un commento