giovedì 30 dicembre 2021
lunedì 20 dicembre 2021
LIMES Rivista Italian di Geopolitica, 2021 n. 10 Ottobre.
Prevedere l'avvenire non si può, si deve. Noi nel mondo del 2051. Progetti e vincoli strategici dei Grandi
venerdì 10 dicembre 2021
lunedì 29 novembre 2021
Terrorismo. Le tendenze del 2020
I decessi per terrorismo sono scesi per il quinto anno consecutivo nel 2019 a 13.826 morti, con un calo del 15% rispetto all'anno precedente.
– Le regioni del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA), della Russia e dell'Eurasia, del Sud America e dell'Asia meridionale hanno registrato un calo dei decessi per terrorismo di almeno il 20%. – Sebbene il terrorismo sia diminuito nella maggior parte delle regioni, è diventato più diffuso in altre. Sette dei dieci paesi con il maggiore aumento del terrorismo erano nell'Africa sub-sahariana. – Il Burkina Faso ha avuto il maggiore aumento del terrorismo, dove i decessi sono aumentati del 590 per cento a 593. Segue lo Sri Lanka, dove i decessi per terrorismo sono aumentati da uno nel 2018 a 266 nel 2019. – L'Afghanistan resta il Paese con il maggior impatto del terrorismo. Tuttavia, le morti per terrorismo nel paese sono diminuite nel 2019 per la prima volta in tre anni. – I talebani sono rimasti il gruppo terroristico più letale al mondo nel 2019. Tuttavia, le morti per terroristi attribuite al gruppo sono diminuite del 18% a 4.990. Resta da vedere se i colloqui di pace in Afghanistan avranno un impatto sostanziale sull'attività terroristica.venerdì 19 novembre 2021
Emissione di Anidride Carbonica dal 2010 al oggi
lunedì 8 novembre 2021
domenica 31 ottobre 2021
Atlante delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo
L'Atlante è Presente nella Biblioteca del CESVAM (www.istitutodelnastroazzurro.org)
Info: www.atlanteguerra.it
mercoledì 20 ottobre 2021
La Galassia dell'Intelligence
Master in Terrorismo e Antiterrorimo Internazionale. Modulo 7 Intelligence. Servizi Segreti. Che cosa sono.
Riportato in forma grafica la galassia delle attività in cui si articla l'Intelligence.
giovedì 7 ottobre 2021
mercoledì 29 settembre 2021
Stati Uniti: la lotta al terrorismo
Terrorist Assets Report 2020
BY WHITNEY CHAVEZ ·
The Department of the Treasury’s Office of Foreign Assets Control (OFAC) is the lead U.S. government agency responsible for administering economic sanctions designed to combat terrorism. These sanctions entail the blocking of assets in order to target international terrorist organizations and their supporters.
OFAC has released its Twenty-ninth Annual Report to the Congress on Assets in the United States Relating to Terrorist Countries and Organizations Engaged in International Terrorism for calendar year 2020.
Implementation of U.S. economic sanctions programs requires OFAC to identify individuals or entities for designation, to assist parties in complying with its regulatory efforts, and to enforce monetary penalties against those who do not cooperate.
As of December 31, 2020 approximately $63 million relating to Specially Designated Global Terrorists (SDGTs) and Foreign Terrorist Organizations (FTOs) has been blocked. In addition, approximately $140.76 million in assets have been identified as related to the three designated state sponsors of terrorism (Iran, Syria, North Korea).
For more information, check out HSDL’s Featured Topic on Global Terrorism. Please note an HSDL login is required to view some of these resources.
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venerdì 24 settembre 2021
Rivista QUADERNI n. 2 del 2021 - Aprile - Giugno 2021
Nota redazionale
Come noto, questa rivista, espressione del sostegno ai master di primo livello attivati, per l’area forze armate, presso la Università degli Studi N. Cusano Telematica Roma, sui temi di storia militare e politica militare, è articolata, conseguentemente, su due versanti, il primo dedicato alla storia ed il secondo dedicato alla geografia, e, per estensione alla geografia politica economica e quindi alla geopolitica.
Questo numero, per la parte di storia, ospita contributi relativi alla data centenaria della traslazione del Milite Ignoto, sulla scia dei contributi pubblicati nei numeri precedenti. Da sottolineare la pubblicazione integrale del Calendario Azzurro del 2021 dedicato al Milite Ignoto, sintesi felice ed eccellente predisposta da Antonio Daniele. Seguono gli articoli di tre laureati al Master di Storia Militare, uno, di Augusto Angelini (epoca napoleonica) sulla ricostruzione della battaglia di Salamanca, l’altro di Sotorios E. Drokalos (seconda guerra mondiale) che ci dà la versione greca della nostra aggressione al suo paese nel 1940. Infine il terzo contributo di Romano Olevano dedicato ad un tema, il soldati del primo tricolore che la copertina del numero passato aveva preannunciato come tema di trattazione.
Per la parte geografica l’articolo Valentina Trogu che tratta del rapporto tra la sociologia e scienze strategiche, è rinviato al numero 4 del 2021 per ragioni di spazio, mentre in geopolitica delle prossime sfide si tratta dell’impatto del Governo Draghi nei rapporti internazionali dell’Italia. In Scenari una breve scheda della influenza che ancora oggi hanno i principi e dogmi dell’Impero romano e della sua eredità.
Nelle rubriche, quelle relative al CESVAM si riportano alcune peculiari attività del Centro, con la pubblicazione dei Bandi relativi alle due nuove iniziative, ovvero l’attivazione del Master dedicato al Terrorismo e all’Antiterrorismo Internazionale, e al Corso di Aggiornamento e Specializzazione sempre sullo stesso argomento riservato anche ai diplomati, mentre gli Indici della rivista QUADERNI ON LINE si riferiscono al I trimestre del 2021 Ulteriori notizie sulla attività del CESVA sono possibili trovarle sulla home page della piattaforma www.cesvam.org alla rubrica “Eventi” ed alla rubrica “Notizia CESVAM”, La rubrica di chiusura riporta la iconografia della Brigata “Caltanisetta”, della prima guerra mondiale, come tradizione di questa rivista.
Da ultimo, l’editoriale del Presidente Nazionale ed il Post editoriale del Direttore del Periodico anche per questo numero sono intonati al tema della celebrazione del Milite Ignoto, nel solco delle scelte sopra dette, e dei contenuti evidenziati nella pubblicazione consorella.
(massimo coltrinari)
Il prossimo numero 3 del 2021, 20° della Serie, sarà dedicato, come continuazione del n. 3 del 2019, 16° della Serie, al CESVAM Report. Settembre 2019- Agosto 2021 ove si illustreranno le attività e le realizzazioni dell’ultimo biennio. (massimo Coltrinari)
In I di Copertina: Il Milite Ignoto Cerimonia del 4 Novembre 1921 all’Altare della Patria.
martedì 21 settembre 2021
LImes n. 7 del 2021 Il regno disunito
Limes n. 7 del 201 vds. indice in www.coltrinariatlanteoceania.blogspot.com in data 20 settembre 2021
giovedì 9 settembre 2021
Afganistan. I Talebani non perdono tempo
Annunciato il nuovo esecutivo dell'Emirato islamico d'Afghanistan. Governo teocratico, a interim e pashtun
Uno-due. Doppietta veloce e muscolare dei Talebani. Spallata militare e stretta politica. Il nuovo Emirato islamico d’Afghanistan nasce con una duplice offensiva, in poco più di un mese. Prima la rapida marcia verso Kabul, poi tra Kandahar e la capitale le consultazioni sul nuovo esecutivo. Tutto targato turbanti neri, pashtun. Legittimità religiosa, continuità di orientamento, serrata dei ranghi. Premiata la vecchia guardia, garante della longevità e purezza ideologica del movimento. Ma anche la componente militare, i cui successi ne hanno consolidato la posizione e garantito posti importanti. Fuori dall’esecutivo tutti gli altri. A partire dagli esponenti della defunta Repubblica islamica.
Giuliano Battiston (lettera22.redazione@gmail.com
Leggi tutto l'articolo si www.lettera22.it
martedì 31 agosto 2021
venerdì 20 agosto 2021
Rivista LIMES N. 6 2021. SE Crolla la Russia?
martedì 10 agosto 2021
Afganistan: la situazione diviene sempre più preoccupante
La situazione in Afganistan diviene di giorno in giorno sempre più preoccupante, a seguito del costante ritiro delle truppe statunitensi dalle aree periferiche per concentrarsi su Kabul. Tutti gli altri alleati europei compresa la Gran Bretagna e l'Italia hanno completato il ritiro delle loro truppe consegnando caserme siti ed equipaggiamenti all'Esercito AFgano. Il Governo di Kabul assicura la sua tenuta, ma l'avanzata dei talebani è costate di fronte al fatto che le diserzioni sono all'ordine del giorno. Intere provincie non sono più sotto il controllo del governo centrale. La tenuta della compagine governativa e dello Stato afgano è messa a dura prova. In questi giorni si vedrà se la presenza occidentale in questo paese ha avuto qualche incidenza nella realtà socio-politica afgana oppure è stata solo un volontà di controllo di un area ritenuta terra di terroristi
sabato 31 luglio 2021
lunedì 19 luglio 2021
Rivista LImes N: 4 del 2021
venerdì 9 luglio 2021
Master in Terrorismo ed Anti Terrorimo Internazionale
Missione:
Il Master di 1°Livello
si prefigge di dare gli elementi di base e di confronto, nell’abito del
concetto di guerra, del Terrorismo che viene intesa quindi come una forma di
guerra in uso fin dai tempi più remoti fra persone, gruppi partiti, Stati
coalizioni e potenze al fine di raggiungere i proprio obiettivi e far prevalere
la propria volontà e la propria idea. Nella conduzione di questa guerra, a
livello di Stati o Coalizioni di Stati o parte i essi, chi constata che non ha
i messi e le risorse per condurre una guerra classica, o una guerra rivoluzionaria
o una guerra sovversiva, e quindi non può
condurre una strategia da forte a forte, sia come schieramento di forze
ed esercti sia come forma di guerriglia o guerra per bande non ha altra scelta
che adottare la la forma del terrorismo, ovvero una strategia del debole verso
il forte, nella speranza che il forte, commettendo errori e scelte errate
contribuisca a ridurre il divario di forze esistente per poter passare quindi
alla guerriglia e quindi alla guerra vera e propria per il raggiungimento della
vittoria.
A livello di partiti,
gruppi di pressione, gruppi aggregatesi su basi motivazionale persone la forma
di terrorismo rappresenta l’unica forma di azione contro il forte, pena la non
possibilità di agire e l’impotenza.
IL corso nel suo versante Terrorismo” offre una panoramica
di questa forma di lotta, mentre nel versante “Anti Terrorismo offre una panoramica
di come ci si difende e si contrasta questa forma di lotta.
martedì 29 giugno 2021
Master in Terrorismo ed Anti Terrorismo
1. Guerra. Concetto e Definizione.
La guerra è
un fenomeno sociale, che esiste da quando l’uomo è su questa terra. Un fenomeno
che, promuovendo la fabbricazione di armi, è stato anche considerato come uno
dei più potenti ed incisivi stimoli al progresso dell’uomo stesso.
Dare una
definizione di “Guerra” che sia esatta e scientifica appare quanto mai
azzardato; già numerosi studiosi ed esperi, oggi e ieri, ci hanno provato con
risultati sempre opinabili. Conviene, quindi, proporre l’approccio, aperto a
tutto, che considera la “Guerra” come un fenomeno naturale innato nell’uomo,
una sua caratteristica genetica, limitandoci,
a richiamare alcuni concetti essenziali, che nel corso della trattazione
citeremo, al fine di avere, al termine di questo ciclo di lezioni, un quadro
abbastanza approssimativo di che cosa è la guerra da cui ognuno può formulare
la sua idea di “Guerra”, che potrà poi confrontare con le varie definizioni che
i vari autori e studiosi, in gran parte citati in bibliografia, hanno formulato
nel tempo.
Primo
concetto che si propone di prendere in esame che può essere utile alla
definizione di “Guerra”, è che la “Guerra” è un evento biunivoco (ovvero si
manifesta sempre tra due soggetti o parti)
di vaste proporzioni, con enormi interessi in gioco che, pur nei suoi
aspetti peculiari, di cui poi diremo ( guerra classica, guerra rivoluzionaria,
guerra sovversiva) e nei modi di condurla (classica, guerriglia, terrorismo,
asimmetrica) si manifesta sempre in due forme distinte:
. l’offensiva, nella quale una delle due
parti si assume l’iniziativa per imporre la propria volontà all’altra parte,
ovvero all’avversario;
. la difensiva, nella quale una delle due
parti rinuncia, almeno temporaneamente, a prendere ogni iniziativa offensiva o
per necessità, o per vero e proprio stato di inferiorità, o per opportunità,
determinata dalla situazione contingente.
Altro
concetto è che la “Guerra” non si basa sul diritto, ma sulla forza, per cui non
è in sé né giusta né ingiusta, né etica, né non etica, né morale né immorale,
mentre sono le cause, sia quelle lontane o remote, che quelle apparenti e
quelle reali, di chi opera che possono renderla tale. Non manca, la “Guerra”, però, di una propria etica o di
una propria morale, formatasi entrambe
naturalmente nel corso dei secoli perché l’uomo, incivilendo, non ha saputo
rinunciare alla lotta armata come mezzo di risoluzione delle controversie
interne o esterne alla società di riferimento, ma ha avvertito la necessità,
per impulsi religiosi, o di coscienza, o sotto la spinta del sentimento delle
opinioni pubbliche nei paesi più sviluppati, di mitigare gli orrori che la “Guerra”
genera stabilendo delle regole di comportamento.
Risale, ad
esempio, a tempo immemorabile l’usanza di concordare tregue per lo sgombero dei
ammalati e dei feriti in combattimento, nel dare onorata e degna sepoltura ai
morti. Dalla seconda metà dell’ottocento, prima in Europa, in un mondo
eurocentrico, per poi estendersi a tutto il Pianeta, sono stati stipulati
accordi internazionali per attenuare gli orrori e le conseguenze della Guerra.
Dopo la
battaglia di Solferino, in Italia, durante la II Guerra di Indipendenza
combattuta da Sardi e Francesi contro gli Austriaci, nel 1859, nasce l’idea di
soccorre e rispettare i feriti, che quattro anni dopo darà vita alla Croce
Rossa Internazionale, che poi si organizzerà in ogni stato come Croce Rossa
nazionale.
Si
svilupperanno via via convenzioni e
trattati, tra cui la proibizione dell’uso di armi e aggressivi particolari (Convenzione dell’Aja del 1899, e di
Waschington nel 19125). Convenzioni sono state sottoscritte per codificare
alcuni principi morali tra i quali l’obbligo di non iniziare le ostilità senza
la preventiva dichiarazione di guerra (Convenzione
dell’Aja del 1907) e quelle riferite al trattamento dei prigionieri di
Guerra (Convenzione di Ginevra del 1929,
dopo la Prima Guerra Mondiale, e la Convenzione sempre di Ginevra, del 1949 ed
i protocolli aggiuntivi del 1977 dopo la Seconda Guerra Mondiale)[1]
Il limite di queste Convenzioni è palese: hanno come parti gli Stati; quando la guerra
è condotta non da Stati ma da elementi che sono il sottostato (Etnie, Tribù,
Clan, Movimenti ecc.) queste convenzioni, non essendo state sottoscritte dai
soggetti predetti, vengono ignorate.
La Guerra è
un fenomeno complesso, quindi, avente
carattere unitario, ma che, ai fini pratici, può essere esaminato
settorialmente secondo le tradizionali branche che formano specifiche materie
di studio e di attività, che però hanno sempre come base la guerra stessa nel
suo significato il più ampio possibile, ben oltre il contesto militare. Queste
branche concorrono anche loro a definire il fenomeno “Guerra”
Rimanendo in
questo ambito, abbiamo infatti:
. la strategia, come vedremo, che si
occupa della suprema direzione politica della guerra, sia dell’impostazione,
dell’organizzazione e della condotta delle operazioni militari su vasta scala;
. l‘organica, che fissa gli ordinamenti e
ripartisce il potenziale bellico dello Stato, o della Coalizione di Stati.
. la tattica, che si può definire come
l’arte di disporre e far muovere le truppe sul campo di battaglia;
. la logistica, che assicura il
funzionamento dei Servizi operando nei settori base dei rifornimenti, dei
recuperi e degli sgomberi
. l”intelligence” meglio definito in italiano come “servizio informativo”, che provvede sia
alla ricerca, alla raccolta ed alla valutazione delle notizie riguardanti il
nemico sia alla tutela del segreto (ovvero azione contro informativa, cioè il
controspionaggio)
Queste “branche” sono presenti in tutti tipi di guerra. Lo Stato
Islamico, che non è uno Stato, ma una entità sottostatale, nella guerra che
conduce contro il mondo occidentale ed in particolare contro l’Europa, non può
non avere una strategia, un ordinamento delle forze a disposizione, una
tattica, una logistica, un “intelligence”.
Altri esempio
possono essere fatti, ma a prescindere ai soggetti la “Guerra”, ripetiamo,
fenomeno complesso ma unitario, ha sempre questi elementi, che noi abbiamo
definito “branche”, ma che possono assumere altri nomi, ma i cui contenuti sono
i medesimi.
Un breve
cenno occorre dare per che cosa intendiamo per conflitto.
Il conflitto
ha diversi significati. Dal latino
“conflictus”, “urto, scontro”. E’ applicato in vari campi come urto, contrasto,
opposizione, ovvero conflitto di sentimenti, di passioni, conflitto fra due partiti, sindacale ecc. In sociologia, è inteso come la relazione
antagonista tra soggetti individuali o collettivi, tra genitori e figli; nel
campo sociale, abbiamo i conflitti di classe; in psicologia, conflitto
psichico, ovvero uno stato di tensione e di squilibrio in un individuo; in
diritto, conflitto di norme ecc.
Premesso
questo, per il momento, noi riportiamo il concetto di conflitto nell’ambito del
concetto di guerra “Guerra”, di cui sopra, riservandoci ulteriori affinamenti.
[1]Si parla,
quindi, di Diritto Umanitario, o di Diritto Bellico, branca del Diritto
Internazionale. Al Riguardo cfr. L’opera di M. Marchigiano, nel quadro delle
pubblicazioni del Ministero della Difesa in tema di diritto umanitario
domenica 20 giugno 2021
Master di Terrorismo ed Anti Terrorismo internazionale
MASTER DI I LIVELLO
IN
TERRORISMO ED
ANTITERRORISMO
Obiettivi, Piani, Mezzi
(1500 h – 60 CFU)
Anno
Accademico 2021/2022 Settembre 2021 –
Agosto 2022
IVI
Edizione – I Sessione
PROGRAMMA DIDATTICO
Modulo 1 - Terrorismo Definizioane e metodo - Obiettivi
Modulo 2 -
Terrorismo Corso Generale 1. Dall’antichità
alla era moderna - Obiettivi
Modulo 3 -
Terrorismo. Corso Generale 2. L’età contemporanea - Obiettivi
Modulo 4 -
Terrorismo- Forma di Guerra. La Strategia del Debole al Forte -
Obiettivi
Modulo 5 -
Terrorismo - Organizzazioni
Terroristiche. Le motivazioni
- Obiettivi
Modulo 6 – Anti
Terrorismo. Intelligence. Servizi Segreti. Che Cosa sono -
Piani
Modulo 7 - Anti
Terrorismo. Intelligence. Servizi Segreti. A cosa Servono - Piani
Modulo 8 - Anti
Terrorismo. Corpi Speciali. Italia - Mezzi
Modulo 9 - Anti
Terrorismo. Corpi Speciali. Estero - Mezzi
Modulo 10 – Anti Terrorismo. La difesa dei confini
- Mezzi
UNiversità degli Studi N. Cusano Telematica Roma
(Prosegue con nota in data 10 luglio 21)
giovedì 10 giugno 2021
Il concetto di PostVerita. Come comprendere la Brexit e il 6 Gennaio a Capitoll Hill
Quali parole possono definire la nostra epoca? Il coraggio
omerico, la cavalleria medioevale, il lume della scienza, la spiritualità ottocentesca,
l’orrore della contemporaneità…Quali parole useremo per definire l’attualità,
il tempo presente, gli anni trascorsi dalla fine delle guerre mondiali, la
caduta del Muro, l’avvento di internet ed i processi sociali, economici e
culturali dei primi due decenni del XXI secolo? Può sembrare azzardato dirlo,
ma oggi il termine che caratterizza meglio la nostra generazione è forse quello
di “Post verità”. Potrebbe diventare il nostro biglietto da visita nei
confronti della storia.
Da 2016 questa parola
è entrata nel gergo occidentale in riferimento a tante situazioni in cui
deliberatamente facendo leva sull’emozione sulle nostre credenze e sui
pregiudizi cognitivi della psicologia umana, la realtà viene distorta e si
stabilisce una sequenza parallela ad essa[1]
Si crea una realtà fittizia in base alla quale molti formano le loro opinioni e
leggono le loro esperienze. Questo fenomeno va oltre il relativismo e l’individualismo
come ami era accaduto prima, ed è considerato vero, sorretto soltanto dal
desiderio e dai sentimenti a cui fa appello. Il problema che ne consegue è l’impatto
che esso ha sulle azioni dell’individuo e della massa.
Purtroppo si possono
portare molti esempi. Il 16 ottobre 2020 il francese Samuel Pary, docente di
scuola medi, venne decapitato percèe si disse aveva litigato con un’alunna dopo
aver mostrato in classe le caricature di Charlie Hebdo. Adesso sappiamo che
quella situazione non si era mai verificato: l’alunna non era presente nella
classe in cui erano state mostrate le caricature e la sua espulsione dall’istituto
scolastico era dovuta ad altri motivi. L’emozione l’appello alle credenze
religiose hanno fatto si che ciò all’inizio non avrebbe dovuto essere niente
più che una bugia di una adolescente si trasformasse in odio e in tragedia.
Certo dietro a molte di queste situazioni si celano le fake news notizie che in tanti momenti potrebbero farci sorridere
se non fossero per le loro conseguenze………..
Non potremmo comprendere fenomeni come la Brexit e le elezioni
statunitensi se non tenessimo conto di tale processo di invenzione. Questa
generazione di verità fittizie , di affermazione false sulla realtà che
finiscono per trovare riscontro nei fatti è un elemento caratteristico del nostro
tempo, un vero e proprio virus inoculato nella nostra cultura.”
Da “Come fare storia ai tempi della postverità?, di Pedro
Rodriguez Lopez, S.I., in La Civiltà Cattolica 2021 II, 332-346 n. 4102 (15
maggio/5 giugno 2021, pag 332.
[1] Cfr le
definizioni raccolte dall’Oxford English Dictionary e dal Diccionario de la
Real Academia espagnola
domenica 30 maggio 2021
Gli Stati Uniti e le percezioni reciproche tra amici,alleati ed avversari
Fote: LIMES Rivista di Geopolitica, N. 2 Febbraio 2021
In una carta che qui riportiamo
Lucio Caracciolo nel suo editoriale del n. 2 della Rivista LIMES del 2021 traccia
un quadro abbastanza esaustivo, in chiave geopolitica delle percezioni che gli
alleati e dei paesi del mondo occidentale hanno degli Stati Uniti dopo le
vicende elettorali che sono culminate con il colpo di Stato non riuscito del 6
gennaio. L’nivazione e l’occupazione di miliziani armati ed organizzati in
schiere coordinate e guidate, l’intervento tardivo ed inutile della Guardia
Nazionale ed altri fattori tutti riflettenti sulla base di un piano già
enunciato all’inizio della campagna elettorale (se perdiamo non accetteremo il
risultato elettorale) l’amministrazione Trump ha portato l’America nella
Tempesta, nella totale divisione. Una vera e propria tragedia americana. La
Potenza Globale, quindi per cause interne è in piena tempesta. Gli Alleati non
sanno come comportarsi di fronte a questa instabilità interna statunitense che
potrebbe avere un ulteriore capitolo angoscioso fra quattro anni, alle prossime
elezioni quando, forse, una diversa amministrazione cancella in poche settimane
tutto quello che ha realizzato quella precedente.
La carta mostra le percezioni
incrociate, che vale la pena di prenderle in considerazione.
Iniziamo dal Regno Unito, da
sempre il principale partner degli Stati Uniti. La percezione da Londra a
Waschington è: sempre con voi. Noi siamo
nell’anglosfera. Da Waschington a Londa: Servo non sciocco. Evitiamo che si suicidi.
Francia, Stato che dono la statua
della libertà agli Stati Uniti. La percezione da Parigi a Waschington è: Faremo la nostra Europa per trattare da
pari. Da Waschington a Parigi: Alla
fine è sempre con noi. Lasciamoli sognare.
Germania, nel dopoguerra grata
agli americani per averla affrancata dal nazismo e l’estremismo di destra. La
percezione da Berlino a Waschington è:
satellite infido che vuole dominare l’Europa, troppo vicino a Russia e Cina; da
Waschington a Berlino è: stanchi di fare
i satelliti di un colosso incivile.
Italia, fragile e presuntuosa,
oscillante dalla caduta del muro di Berlino tra opposte scelte, è sempre
sull’orlo del baratro. La percezione da
Waschington a Roma è Evitiamo che salti in
aria, minando Antieuropa; Da Roma a Waschington: vi vogliamo bene, ma amiamo anche gli altri.
Giappone, il grande alleato in
Asia, parte centrale del Pivot asiatico di Obama. Da Waschington a Tokio la
percezione è Massimo alleato asiatico
decisivo contro la Cina; Da Tokyo a Waschington è: Usiamo le sfide Cina-America per tornare grandi.
Sul fronte degli avversari gli
Stati Unti hanno prima collocato la URSS e quindi la Federazione Russia, poi,
dopo lì11 settembre l’Iran, e da ultimo, in virtù del suo sviluppo la Cina
Federazione Russa, erede della
sconfitta della guerra fredda, rimane una minaccia. Da chiarire ancora la
vicenda delle interferenze russe nelle elezioni statunitensi del 2016. Se sono
confermate per Putin è un capolavoro. Avere messo un Trump al vertice degli
Stati Unti al posto di Hillary Clinton ha avuto almeno come effetto che gli Usa
sono nella tempesta, quanto mai divisi, e sull’orlo della disgregazione come
Unione. Anche se non vi sono prove, ma milioni di statunitensi hanno votato con
il vecchio metodo della posta basata su documenti cartacei e non informatici, è
un segno non trascurabile e l’amministrazione Trump fece di tutto per chiudere
i centri postali elettorali, interferenze russe si sospettano anche nelle
elezioni del 2020. Il clima quindi è teso La percezione da Waschington a Mosca
è: Eterno nemico, da indebolire per
mantenere il controllo dell’Europa. Da Mosca a Waschington è: Saremo volentieri partner altrimenti obbligatoria l’intesa con
Pechino.
Iran, il grande avversario
capofila di tutti i nemici di Israele. La percezione tra Waschington e Teheran:
Pericolo per noi e per Israele. Non avrà
la bomba. La percezione tra Teheran e Waschington: Prima o poi avranno bisogno di noi. Se esisteremo ancora.
Cina, il grande concorrente della
superpotenza globale che ha spostato l’interesse degli Usa dall’Atlantico al
Pacifico, compromettendo le radici storiche e culturali dell’Unione. La
percezione da Waschington a Pechino è: Nemico
principale da accompagnare alla resa. Quella da Pechino a Waschington è Usa principale nemico, ma il tempo è con
noi.
Da queste percezioni incrociate
emerge un quadro abbastanza indicativo di come la potenza globale gli Stati
Unti affronterà le opzioni generali. Il principale nemico è la Cina, e secondo
i cinesi il tempo sta lavorando per loro, ovvero la Cina è la potenza Globale
emergente, gli Stati Uniti la potenza globale discendente. Se questo è vero e
gli Stati Unti dovranno ben giocare le loro carte in quanto in prospettiva, ci
sarà un punto di non ritorno quando il rapporto si inverte, punto in cui o lo
si accetta, oppure per evitare la soccombenza, gli Stati Uniti dovranno
ricorrere alla guerra preventiva contro la Cina. Questo punto, che è stato
portato in avanti grazie alla epidemia di Covid-19 si calcola che possa essere verso
il 2030/2035; alcuni più pessimisti, compresi alcuni analisti cinesi, nel 2050.
Discente da questo assunto che
gli Usa non si possono permettere un atteggiamento aggressivo ed intransigente
con la Russia, la quale, come le dichiarazioni recenti di Putin alle accuse di
Biden (metà marzo 2021) si dimostra sempre più conciliante. Questo per evitare
che la Russia si avvicini sempre più a Pechino rafforzando la Cina, consa non
desiderata da Mosca in quanto avrebbe con Pechino sempre un rapporto di
subalternità.
Una revisione totale della
politica Usa si impone in Medio Oriente. Fallimento in Afganistan preceduto
dalla distruzione del principale alleato Saddam Hussein e quindi un Irak instabile
e diviso, la Siria a pezzi, tanto da far parlare di più Irak e più Sirie, hanno
portato a perdere come alleato la Turchia. Aver seguito l’estremismo di destra
israeliano nella sua folle ottusità di avere nemici sempre e comunque nel mondo
arabo ha fatto sì che l’Iran divenisse un paese chiave per risolvere questo
puzzle da cui gli Usa non hanno né amici e alleati.
Gli Alleati Europei rappresentato
il versato degli “amici”. Considerare la Germania come oggi è considerato da
Waschington è un ulteriore fattore di debolezza. Impedire ogni rapporto con la
Russia, impedire una ascesa alla leaderschip in Europa significa indebolire non
solo i propri alleati ma anche perdere fiducia dagli stessi. È sempre
necessario avere un capofila e la Germania, uscita la Gran Bretagna è l’unica
in grado di condurre l’Unione Europea ad una coesione in politica
internazionale che nessun altro paese può vantare.
La Francia vuole l’Europa, vuole
la leaderschip ma non ha né la forza né la capacità, nonostante tutti i sogni
di “grandeur”, mentre l’Italia deve solo ringraziare che i Grandi Atto
internazionali non l’abbiano trasformata in una Libia o in una Siria, cosa che
potrebbe sempre accadere.
Infine il Regno Unito, che ha dissipato ogni
cosa con la Brexit. L’Uscita dell’Europa è un suicidio a lungo periodo; ora sta
ancora godendo dei vantaggi di questa scellerata scelta i nuovi. Ma i problemi
minuti comincio ad emergere. La carenza di braccianti per la nuova stagione
agricola è uno dei tanti. Bisogno di braccia che non è possibile avere con
l’attuale situazione, con sa ottenibili se si rimaneva in Europa.
Il quadro delle percezioni
incrociate tenendo al Centro la superpotenza aiutano a comprende le scelte dei
vari paesi e in quale direzione muovo. Se a livello globale, ad esempio, per
l’Italia, si cerca di tutto per evitare che salti in aria precipitando in un
caos che sarebbe deleterio e tragico per L’Europa e non accettato dagli gli
Stati Uniti ben si comprende come la scelta di un Governo come quello affidato
a Mario Draghi, (febbraio 2021) esautorando di fatto la classe politica sia di
opposizione che di maggioranza, italiana vada nella percezione gli i Grandi
Attori internazionali hanno del nostro Paese.
Percezioni incrociate qui
sommariamente indicate come line di politica estera in chiave globale nel
quadro di una pandemia globale che altera e incide su queste percezioni che
riprenderanno il loro completo valore solo all’indomani della sconfitta globale
del covid19, ovvero a pandemia debellata.