Il sistema S-400 e la forza aerea russa.
In un
intervista rilasciata la settimana scorsa alla Pravda, il colonnello Sergei
Khatylev ha spiegato come il nuovo sistema di difesa missilistica S-400 non
avrebbe rivali, specialmente a confronto del
suo corrispettivo americano ( sistema patriot).
L'S-400 è
un sistema di difesa aerea che utilizza 4 tipi diversi di missili a medio e
lungo raggio. Il missile è lanciato da un condotto di lancio e può arrivare ad un
altezza di 30 metri prima che si azioni la propulsione secondaria. La
portata di fuoco invece può arrivare a coprire una distanza di ben 600 KM. I
missili sono dotati di un sistema di guida semiautomatica che permetta di
direzionare il missile in una certa area. Una volta entrato nell'area il
missile cerca il suo obiettivo automaticamente agganciandosi a a fonti di
energia compatibili con il suo sistema di puntamento.
I
possibili obiettivi da cui il sistema missilistico fornisce copertura sono i
più svariati. La lista comprende jet figher, elicotteri, missili cuiser e
cruiser ipersonici, missili tattici, aerobaistici ecc. Il sistema radar
dell'S-400 è un grado di identificate ben 300 obiettivi simultaneamente a 600
Km di distanza.
Il
colonnello Sergei Khatylev ha fatto notare, quindi, come la difesa americana,
per quando possa essere considerata performante, tatticamente, non regge il
confronto con il sistema S-400. Ad onor del vero, l'area di sorveglianza
americana copre solo determinati settori più sensibili per Washington, mentre
Mosca ha dei bisogni difensivi di gran lunga più estesi. I sistemi Patriot
americani però non sono all'avanguardia come quelli russi. Ad esempio, il
sistema patriot fatica a reagire se l'obiettivo cambia improvvisamente
direzione e soffre di condizioni di lancio più sfavorevoli rispetto a quelle
dell' S-400.
Se la
Russia sembra avere la meglio sul piano difensivo, anche nell'offensiva le
prospettive di confronto sono scoraggianti per gli USA.
Washington
sembra non aver ancora risolto i suoi problemi con i tristemente noti
Figher-35. Secondo fonti giornalistiche, i veicoli non sarebbero in grado di
sparare un solo colpo con la loro arma principale (un cannone a fuoco rapido da
25 mm) fino al 2019. Si sarebbero riscontrate, infatti, delle difficoltà
insormontabili con il software di supporto dell'arma. Inoltre il veicolo
risulterebbe troppo facilmente individuabile secondo la revisione indipendente
della RAND Corporation. L'efficacia degli F-35 resterebbe,in fin dei conti,
solo sulla carta e le lamentele degli alleati americani in merito aumentano
giorno dopo giorno.
Il
Cremlino invece ha annunciato, non molto tempo fa, l'imminente completamento
dei Sukhoi PAK-FA di 5 generazione. Questi aerei da combattimento una volta
dispiegati dovrebbero superare qualitativamente le performance degli F-35 in
ogni aspetto.
Se
veramente l'efficienza, millantata da Mosca, rispetto al proprio potere aereo
sia una realtà concreta è difficile da stabilire con certezza. Le dimostrazioni
pratiche del sistema S-400, infatti, sono poche e il suo impiego sul campo non
è ancora avvenuto in maniera così significativa da permettere un bilancio
neutrale.
La
situazione merita comunque la massima attenzione visti, sia gli attriti degli
ultimi due anni tra l'occidente e il Cremlino, sia la difficile situazione del
settore ricerca e sviluppo dei sistemi americani impiegati nello spesso campo.
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