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lunedì 14 ottobre 2013

Un mondo in crisi V Lo Scenario dell'Europa orientale




Un Mondo in Crisi V
La  Comunità Stati Indipendenti. La Russia
La debolezza della Russia, così come registrata nell’ultimo decennio del secolo scorso, è ormai un ricordo; con l’inizio del nuovo millennio a Mosca le cose si sono assestate e si è presa coscienza che ormai la Russia non poteva che risalire nella considerazione di tutti. Putin ha messo le premesse e designato l’architettura che trasformerà un paese debole ed allo sbando in una potenza  di medio-alto livello o per meglio dire una potenza regionale in ascesa nei prossimi anni. Putin ha lavorato su quello che viene definito Progetto Russia,  ed è facile elencarlo in pochi punti.
La Federazione Russa è un soggetto che non potrà mai “sciogliersi” in organizzazioni regionali se con come leader, mai da pari a pari, ovvero “La Russia sarà indipendente o non sarà”; la Russia vuole costruire insieme agli Stati Uniti, alla Cina, all’India e qualche paese maggiore dell’Europa, un nuovo equilibrio globale; da questo discende che qualche cosa dovrà essere sistemato in quello che oggi si chiama Federazione Russa: qualche cosa che la Federazione dovrà ricevere e qualche cosa  che dovrà essere lasciato, ovvero qualche spazio ex-sovietico dovrà ritornare a casa ed altri no. Se questo progetto avrà spazio ed essere attuato, significa che  in certo senso il mondo unipolare è finito e, quindi, la parabola statunitense ha iniziato la sua fase discendente. Putin con il suo progetto vuole ridare al mondo potenze paritetiche, non più superpotenze e, se riuscirà in questo suo intento, forse sono anni, questi che saranno ricordati come  anni molto importanti per l’evoluzione del quadro strategico non solo nell’area della Comunità di Stati Indipendenti e dell’Europa Orientale, che è in movimento, ma anche dell’intero globo.
Lo scenario, quindi, è in movimento. Molte delle più significative tendenze emerse nel corso degli anni precedenti sono giunte a maturazione, e diverse condizioni di criticità si sono definitivamente trasformate in condizioni di conflitto. Per contro, altre tendenze, in atto da molti anni, si sono almeno apparentemente interrotte. Il quadro complessivo, in chiave geopolitica 2010, apparirà quindi sostanzialmente differente da quanto in essere in questi anni appena trascorsi, mentre la previsione per il futuro  prossimo appare decisamente più complessa e questa complessità va tutto a favore di Mosca.
La Russia ha dimostrato di avere in se le risorse necessarie per continuare a risalire la china, e questa risalita modificherà a suo favore gli equilibri geopolitici di questo scenario.[1] E la previsione per i prossimi anni e che il dinamismo russo  potrà sfociare anche in situazioni non idilliache. Segnali monitori stanno giungendo abbastanza di continuo. L’ultimo in ordine di tempo, e che inciderà nei prossimi anni, creando incertezza e, forse, instabilità, è la comunicazione del Capo del Consiglio di Sicurezza Russo, Nikolai Patrushev, che ha reso noto che la Nuova Dottrina Militare russa, attualmente in fase di elaborazione finale, conterrà significative novità in merito all’impiego delle armi nucleari; sempre secondo Patrushev si prevede il possibile impiego di armi nucleari anche in maniera preventiva ( e non solo ‘pre-empitive’)contro avversari anche non nucleari. In sostanza un significativo abbassamento della soglia di impiego di tali armi. L’approvazione di tale documento avverrà alla fine del 2010 se non nel 2011, in concomitanza con la conclusione dei negoziati con gli Stati Uniti per un nuovo Trattato di riduzione degli armamenti strategici. Se questo segnale è interpretato in senso negativo, si tratta di una presa di posizione di componenti della classe dirigente russa volta ad esternare la volontà di impedire una effettiva normalizzazione dei rapporti tra Russia e Stati Uniti, ovvero anche per questo scenario la instabilità e l’insicurezza sarebbero oltre i livelli di guardia.  




[1] Putin V., Speech and the following Discussion at the Munich Conference on Security Policy”, Munich, 10 Febraury 2007, President of Russia, Official Web Portal; Brzezinski Z., L’ultima chance. La crisi della superpotenza Americana. Roma, Salerno Editrice, 2008; Chabot F., Idea di Roma e politica di equilibrio, Bologna, Il Mulino, 1995; Grazioso A., Prospettiva: Comunità Stati Indipendenti- Europa Orientale, in Osservatorio Strategico, Roma, Ministero della Difesa, Centro Alti Studi per la Difesa, CeMISS, Dicembre, 2008;  

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