domenica 31 agosto 2025
Il Mondo visto da Mosca
mercoledì 20 agosto 2025
La Cyberwar: la nuova dimensione della guerra ibrida. Premessa
Tesi di LauraDott. Michele GUARASCI ANNO ACCADEMICO 2023/2024
INDICE
Premessa
Introduzione
Cap. 1: Il concetto di guerra
La definizione di guerra
Dimensioni e tipologie della guerra
L’evoluzione del fenomeno
L’asimmetria
La guerra ibrida
Cap. 2: La quinta dimensione della guerra
La guerra cibernetica
L’evoluzione tecnologica e l’uso militare del cyber spazio
La struttura italiana
Le misure di contrasto
Conclusioni
Bibliografia
Sitografia
Premessa
Nel corso della storia abbiamo assistito a cambiamenti significativi dei tratti distintivi e delle modalità tipiche della guerra, mutamenti che sono divenuti ancora più incisivi negli ultimi trent’anni arrivando a cambiarne radicalmente le dinamiche.
La domanda da porsi quando si analizza questa più recente e significativa evoluzione è: come è cambiata la guerra?
Il primo elemento che viene in rilievo è che essa ha smesso di essere una questione di soldati e di campi di battaglia, o quantomeno li ha relegati in secondo piano, e si è spostata tra la gente, ha mutato ovvero la sua natura simmetrica, Stato contro Stato, esercito contro esercito, in una più fluida e sfuggente. È nato così il c.d. conflitto asimmetrico, che ha visto trasformarsi in campi di battaglia le strade, le case, i luoghi della nostra quotidianità.
Di più, come hanno annotato i colonnelli cinesi Qiao Liang e Wang Xiangsui nella loro opera di rilettura dell’“Arte della guerra” del maestro Sun Tzu, i nuovi conflitti sono divenuti totali, appunto “Guerre senza limiti” come ben suggerisce il titolo del loro lavoro.
Secondo questa nuova chiave di lettura la guerra finisce per coinvolgere ogni aspetto della vita, si combatte con operazioni di disinformazione condotte attraverso le piattaforme dei social media, con l’intossicazione delle notizie veicolate da una stampa sempre più manipolata, con il sistematico e massiccio furto di dati sensibili realizzato in azioni di pirateria informatica, con la diffusione di spyware e ransomware nella rete internet, a cui si affiancano operazioni di spionaggio e guerra più tradizionali realizzate dai forze e servizi speciali di Stati ma anche di gruppi ed entità sempre meno definite, che spesso si sovrappongono fra loro, divenendo indistinguibili nella “nebbia di guerra”.
Nel nuovo ordine mondiale, nel quale stanno crescendo nazionalismi e competizione geopolitica, il futuro obiettivo sarà quello di assicurarsi il controllo delle risorse, rendendo l’innovazione tecnologica lo strumento necessario per assicurarsi la vittoria. Del resto, l’avvento del digitale, cui si sta affiancando lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, ha già cambiato il volto dei conflitti; gli attacchi cyber contro le infrastrutture critiche di un paese, capaci di paralizzarne la vita e le attività, di rispedirlo indietro di un secolo, forse più efficacemente di un attacco nucleare, stanno divenendo rapidamente le armi attraverso cui attuare complesse strategie di supremazia e controllo d’area.
Nelle pagine a seguire vedremo come a partire dal 1989, con la caduta del muro di Berlino e la fine della guerra fredda, la rivoluzione informatica, nata dalla liberalizzazione delle tecnologie, abbia influenzato il panorama globale della sicurezza e della difesa, modificandone politiche, dottrine e strategie.
domenica 10 agosto 2025
giovedì 31 luglio 2025
S.I.M. Servizio Informazioni Militari 1925 1945
Tesi di Laurea Master Dott. Leonardo Avellone Anno Accademico 2024 2025
Premessa
La storia dei servizi segreti italiani rappresenta l’evoluzione delle strutture di intelligence del nostro Paese, da prima dell’Unità d’Italia sino ai giorni nostri.
Il primo vero organismo di spionaggio dell’Italia unita fu istituito nel 1925 con la nascita del Servizio Informazioni Militari, chiamato SIM, concepito come struttura di natura prettamente militare. Questa organizzazione iniziò a coinvolgere membri dell’Arma dei Carabinieri nei propri ranghi, dando così vita a una collaborazione fra le forze armate e i servizi di intelligence. Successivamente, con il secondo dopoguerra, si passò alla creazione del SIFAR, che fu poi riorganizzato nel Servizio Informazioni Difesa (SID)1.
La riforma del 1977 segnò un passaggio essenziale, poiché istituì il SISDE come servizio di intelligence civile e il SISMI per le funzioni militari. Nel 2007 poi, una nuova revisione portò alla suddivisione in due agenzie specializzate per competenze territoriali: l'AISI per la sicurezza interna e l'AISE per quella esterna.
Tuttavia, il percorso dei servizi segreti italiani è stato costellato di scandali, sospetti di connivenza con interessi non trasparenti e accuse di deviare dai fini istituzionali. La stampa spesso ha parlato di “servizi deviati”, alimentando un’immagine di opacità e collegamenti con la criminalità organizzata. Partiamo con il vedere nel dettaglio però la storia dell’Intelligence.
1 Antonella Colonna Vilasi, Storia dei servizi segreti italiani. Dall'Unità d'Italia alle sfide del XXI secolo, Città del Sole Edizioni, 2013.
domenica 20 luglio 2025
giovedì 10 luglio 2025
INFOCESVAM N. 3 DEL 2025 MAGGIO GIUGNO 2025, 1 LUGLIO 2025
INFOCESVAM
BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
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ANNO XII, 65/66/, N. 3, Maggio - Giugno 2025, 1 luglio 2025
XII/3/1001 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XII anno di edizione, 3 il Bimestre di edizione di INFOCESVAM, 1001 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro, in funzione del supporto scientifico alla offerta formativa dei Master. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento
XII/3/1002 - La sessione estiva di Laurea (Anno Accademico 2024 – 2025 ed anni accademici precedenti) per i Master di 1° Liv. Storia Militare Contemporana e Politica Militare Comparata dal 1960 ad oggi si è tenuta in sede il giorno 16 giugno 2025. Di seguito i nomi dei laureati.
XII/3/1003 – Progetto 2020/2 Prigionia italiana in mano Britannica 1941 -1947. Il Primo volume Africa Orientale Italiana 1935-1940. “Impero: tra realtà e propaganda” è nella versione Bozza 1 Revisione. Compilazione Indici dei Nomi propri, geografici e militari. La copertina è stata composta ed edita.
XII/3/1004 - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Roma. 26 giugno 2025 il Direttore del CESVAM, presso la sede del Gruppo Medaglie d’Oro ha presidetuo alla presentazione del Volume di Giovanni Cecini “ I grandi Eroi della Seconda Guerra Mondiale”
XII/3/1005 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Politica Militare Comparata (vds XII/3/1002) sono: Dr. Casamento; Dr. Corona. Si sono ritirati per questo anno accademico 4 frequentatori.
XII/3/1006 - XII/2/984 – Progetto 2024/4 “Dal Corpo di Liberazione ai Gruppi di Combattimento” Predisposto il Manoscritto 1. Chiesto preventivo di Spesa alla Casa Editrice. Predisposta Bibliografia, Prefazione, Premessa, Ringraziamenti
XII/3/1007 - In distribuzione il n. 2 del 2025 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 in distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione. Richiedere copie su carta a: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org
XII/3/1008 - E’ in preparazione il “CESVAM REPORT” Settembre 2021 – Agosto 2025. N 4 della Rivista QUADERNI” che completa i Report Settembre 2014 – Agosto 2019 (2019) e Settembre 2019 – Agosto 2021 ( 2021). Richiesto preventivo di Spesa. Edizione speciale della Rivista “QUADERNI”
XII/3/1009 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Storia Militare Contemparane dal 1792 ad oggi (vds XII/3/1002) sono: Dr.ssa Pasin; Dr. Rustioni, Dr.Boldrini, Dr. Piccione, Dr. Picchierri, Dr.Foria. Si sono ritirati per questo anno accademico 5 frequentatori. Tutti i laureati hanno manifesto l’intenzione di continuare a collaborare con il CESVAM
XII/3/1010 – Castelferreti (AN) - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Roma. 26 giugno 2025 il Direttore del CESVAM, insieme al presidente della Federazione Regionale delle Marche, MAVM Claudio Fiori, il 13 giugno 2025 ha presenziato al Convegno “81° anniversario del passaggio del Fronte 1944- 2025. E’ stata svolta la Relazione “Il valore militare al femminile durate la Guerra di Liberazione 1943 – 1945”. Ricordata la staffetta partigiana Teresa Vergalli.
XII/3/1011 - Canale You Tube dedicato all’Istituto del Nastro Azzurro. Mese di Maggio, 4 Video, mese di Giugno, 4 video. Redazione ed edizione a cura del CESVAM I video sono trasmessi ogni giovedì, (ore 08.00). Titolo Canale ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM
XII/3/1012 – In occasione della presentazione (Vds. XII/3/1004 del Volume di Giovanni Cecini il 26 giugno 2025 è stato consegnato l’Emblema Araldico al Dott. Goffredo Zignani, nipote della MOVM Goffredo Zignani, fucilato dai tedeschi il 19 novembre 1943 ad Elbassan (Albania). Il Dott. Goffredo Zignani ha chiesto di iscriversi alla Federazione Provinciale di Ancona, per continuare la collaborazione con il CESVAM.
XII/3/1013 - Progetto 2024/2 – Progetto “ 80° della Liberazione. 1944. I Martiti di Fiesole e gli Eccidi in Toscana”. Collaborazione con la Federazione Regionale della Toscana. Coautore Manuel Vignola. Predisposto il Manoscritto 2. Acquisti i dati della II e III Parte ( Vittine da 2 a 9 e Vittime da 10 a 49) Si hanno quindi tutti gli episodi (1415) in cui si sono avute vittime plurime
XII/3/1014 - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Associazione Ex Allievi della Nunziatella Sezione del Lazio. Cinema in Divisa. Dato il contributo alla presentazione dei fil di carattere storico. Ed al Giornale illustrativo. Svolto mercoledi 11 giugno 2025 l’incontro di presentazione, alla Scuola Ufficiali dei Carabinieri, di Roma, l’incontro di presentazione per il 2025/2026.
XII/3/1015 - La sessione estiva di Laurea (Anno Accademico 2024 – 2025 ed anni accademici precedenti) per i Master di 1° Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale si è tenuta in sede il giorno 30 giugno 2025. Di seguito i nomi dei laureati.
XII/3/1016 - Progetto 2024/3 – Progetto “ Il Valore Militare e le Fosse Ardeatine”. Collaborazione con Aladino Lombardi. Contatti diretti con la Direzione del Museo della Liberazione di Via Tasso a Roma. Predisposto il Manoscritto n. 3. Predisposto i materiali per tutti i decorati. Predispostta Bibliografia, Premessa, Nota Autore, Presentazione e Prefazione .
XII/3/1017 – Pesaro – Collaborazione CESVAM Federazioni. Federazione Provinciale di Pesaro. Federazione Provinciale di Teramo, 13 giugno 2025. “ Lassu dove volano gli eroi. Storie di aviatori pesaresi e teramani. Il Presidente della Federazione Regionale delle marche dell’Istituto MAVM Claudio Fiori ha svolto un intervento sui temi del Valore Militare e suoi significati. Presentata una vetrina con alcune le pubblicazioni del CESVAM e del materiale divulgativo.
XII/3/1018 – Nel prossimo numero si darà conto delle CHAT attivate per agevolare la comunicazione circolare tra tutte le componenti CESVAM
XII/3/1019 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 luglio 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 3 del 2025. (Uscita luglio 2025)
XII/3/1020 – Progetto 2024/1 – “80° della Guerra di Liberazione. Monte Marrone. 1 -10 Aprile 1944. la svolta”. Predisposto in bozza i capitoli I, II, III, IV, e la Bibliografia generale e di pertinenza. Compilati La Premessa, Introduzione, Bibliografia, Nota dell’Autore. Richiesto il preventivo alla Casa Editrice. Predisposto il Manoscritto 2.
XII/3/1021 - In occasione della Conferenza (Vds. XII/3/1010) il 13 giugno 2025 è stato consegnato l’Emblema Araldico al Dott. Carlo Mariotti Zignani, nipote del pludecorato Carlo Mariotti, combattente della I e della II guerra mondiale Il Dott. Carlo Mariotti è socio della Federazione Provinciale di Ancona dell’Istituto del Nastro Azzurro
XII/3/1022 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Terrorismo ed Antiterrosimo (vds XII/3/1015) sono: Dr.ssa Bernardini; Dr. Sprenberg, Dr.Speranza, Dr. Garbo, Dr. Alfano , Dr.Revelli. Dr.Avallone, Dr. Aldramaki. Si sono ritirati per questo anno accademico 6 frequentatori. Alcuni di loro hanno manifesto l’intenzione di continuare a collaborare con il CESVAM
XII/3/1023 - Progetto 2024/3 – Titolo. “Dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di combattimento”. Terminata la raccolta del materiale documentario e di quello iconografico. Predisposto il manoscritto 3. da predisporre la Copertina.Predisposto Nota Autore e Ringraziamenti. Predisposta Bibligrafia
XII/3/1024 – Indirizzo del Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro. La parola da digitare sulla icona di ricerca è CESVAM
XII/3/1025 - Prossimo INFOCESVAM (luglio - agosto) sarà pubblicato il 1 settembre 2025. I precedenti numeri di INFOCESVAM (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.
(a cura di Massimo Coltrinari) info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
domenica 29 giugno 2025
Rivista QUADERNI N. 2 DEL 2025 Aprile Giugno 2025
Nota Editoriale
Il N. 2 del 2025, 36° della Rivista, si apre in
Approfondimenti con il contributo di Giovanni Riccardo Baldelli “Il Regio
Esercito e la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale: dicotomia o
scomoda convivenza?” un'analisi interessante di questa forza armata durata
vent'anni dal 1923 al 1943 qui nella sua prima parte. la seconda la M.V.S.N.
nella seconda guerra mondiale invece verrà pubblicata nel prossimo numero.
Segue in Dibattiti il contributo di Davide Corona: “L'attacco sulle Alpi,
Giugno 1940. L’Impresa della colonna “Boccalatte”; Alessia Biasiolo ci propone,
poi, un'articolo sulla “Rivoluzione in musica”. Andrea Lopreiato, fresco
laureato nel Master di storia militare presenta la sintesi della sua tesi “I
bombardamenti alleati durante la campagna d'Italia. Viterbo. Un'esemplare di
Case Study.; sempre in dibattiti “Una pagina di storia attraverso una mostrina”
articolo proposta da Leonardo Prizzi che ci dà un bel quadro
uniformologico del periodo preso in
esame, la guerra di liberazione. In Archivio Davide Dragonetti, anche lui
fresco laureato del Master di Storia Militare contemporanea ci propone una
ricostruzione attenta della “Operazione “Colossus” il primo raid britannico di
paracadutisti in territorio nemico”. Sempre in Archivio
Antonio Zoccola, su indicazione di Stefano Mangiavacchi, ci invia un bello
studio su “Mario Battisti, un eroe senza medaglia. 13 Aprile 1944 Badia
Prataglia (Arezzo). Passiamo quindi a Musei Archivi Biblioteche dove Giorgio
Madeddu ci illustra “Il primo numero de il “Nastro Azzurro”, la prima edizione
del 1924.
Nel Mondo in cui viviamo: la realtà d’oggi. la rubrica Una
finestra sul mondo’ ci offre una nota di Mario Pietrangeli che descrive “Il
ruolo delle ferrovie nel teatro di guerra del Medio Oriente (Prima Guerra
Mondiale) Eventi storici che sono alla base dell'attuale crisi
Palestinese-Israeliana” a cui segue l’articolo di Andrea Ciaverini, anche lui
di recente laureato al Master di Terrorismo ed Antiterrorismo. con la sintesi
della sua tesi “Il golpe di agosto del 1991 e il ruolo del KGB” presentato in
Geopolitica delle prossime sfide; chiude questa parte in Scenari, Regioni,
Quadranti, Guido Andrea Caironi, anche lui alumno, “Soccorsi con elicottero e
organizzazione sanitaria durante il conflitto coreano 1950 – 1953: nascita ed
implementazione dei sistemi strutturati di Medical Evacuation. Il Post
editoriale di Antonio Daniele, le tradizionali rubriche, con un interessante
intervento di Osvaldo Biribicchi in “Segnalazione Librarie”, Notizie CESVAM
chiudono questo numero, che ha in I di Copertina una foto di legionari della
M.S.V.M, impegnati nella guerra contro l’Etiopia (1935-1936), che rinvia
all’articolo di Giovanni Riccardo Baldelli sul tema tutto italiano di
Ordinamenti delle Forze voluti dalla Politica
in contrasto con le reali necessità militari e conseguente sperpero di
risorse ed indebolimento dello strumento militare; la IV di copertina dedicata alla Federazione
di Asti e a Marco Montagnani e al bel progetto realizzato dedicato alla tragica
del Piroscafo Requisito “Conte Rosso”. (massimo coltrinari,
direttore)
I di Copertina: “ Elementi
della M↓V.S.M in Africa Orientale Italiana 1935-1936.
IV di Copertina La
Copertina del Volume “L’affondamento del piroscafo requisito Conte Rosso 24
maggio 1941”
martedì 10 giugno 2025
ANNESSO ALBO D'ORO N. 4 APRILE 2025 1 MAGGIO 2025
INFOCESVAM
BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
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ANNO XIII, 62/63 N. 2, Marzo – Aprile 2025, 1 1 Maggio 2025
ANNESSO
A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:
ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI
Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org
Indirizzo: Canale YOU TUBE: ISTITUTO NASTRO AZZURRO. CESVAM
ANNO III, N.4, Aprile 2025, 1 Maggio 2025
III/4/501. La decodificazione di questi numeri è la seguente: III anno di edizione dell’annesso, 4 il mese di edizione di INFOCESVAM – ANNESSO ALBO D’ORO, 501, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Dal mese di aprile 2024 riporta anche indicazioni e notizie su tutti i materiali editi dall’Istituto del Nastro Azzurro. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org. Dal 1 gennaio 2025 anche come report dei video pubblicati sul Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro - CESVAM
III/4/502 – Il presente Annesso svolge anche la funzione di aggiornamento al mese di riferimento degli accessi ai Blog Storici e Geografici della Filiera CESVAM, data la mancanza di spazio sulla edizione INFOCESVAM
III/4/503 – Aperta in data 1 aprile 2025 la CHAT dedicata alla creazione dell’Albo d’Oro dei Decorati Italiani e Stranieri al fine di migliorare la comunicazione. Integra a livello quotidiani l’informazione di questo annesso.
III/4/504 – Alla data del 1 aprile 2025 Chiara Mastrantonio stava inserendo i Decorati della provincia di Bari, inseriti in base all’Albo dOro fino alla Lettera B
III/4/505 – www.atlantegeograficostrategico.blogspot.com accessi mese di marzo 1183 e mese di aprile 874, per un totale al 30 aprile 2025 di 52224.
III/4/506 – Laura Tomasini ha sostituito Paola Tomasini come Utente. Un ringraziamento a Paola eun cordiale benventuo a Paola
III/4/507 – Prinvicia di Frosinone. Comune di lenola, non è mai stata in provincia di caserta. Isola del Liri fino al 1927 era in provincia di Frosinone. Mettere sempre la provincia al momento della assegnazione della decorazione
III/4/508 – Per la Provincia di Roma, Paola Tomanisi non inserisce le Medaglie d’oro della provincia. Confermato
III/4/509 – www.atlanteeuropa.blogspot.com accessi mese di marzo 683 e mese di aprile 1468, per un totale al 30 aprile 2025 di 40905.
III/4/510 – Laura Tomasini ha in carico l’inserimento dei Decorati della provincia di Roma, ed ha inseriti i nominativi, alla data del 10 aprile 2025 fino alla lettera B
III/4/511 – Cruscotto per inserimento di decorati di Forza Armata. Predisposto schema su Carta e consegnato a Orioli per lo studio di fattibilità
III/4/512 – www.atlantegeograficoitalia.blogspot.com accessi mese di marzo 22 e mese di aprile 7, per un totale al 30 aprile 2025 di 4587.
III/4/513 – Roberta Bottoni inserisce i Decorati della provincia di Frosinone.
III/4/514 – Provincia di Frosinone. L’Utente Roberta Bottoni ha inserito il 90% dei Decorati
III/4/515 – www.atlantegeograficoasia.blogspot.com accessi mese di marzo 630 e mese di aprile 318, per un totale al 30 aprile 2025 di 51702.
III/4/516 – Provincia di Imperia. Acquisti da Manuel Vignola i tre volumi della provincia di Imperia. Procede alla scannerizzazione
III/4/517 –
III/4/518 – www.atlantegeograficoafrica.blogspot.com accessi mese di marzo 3204 e mese di aprile 156, per un totale al 30 aprile 2025 di 39938.
III/4/519 – Provincia di Ancona. Sono state acquisite le documetazioni relative ai decorati esistenti nel volume “Il Vaore degli Anconetani” edizione 1988. Si confronta con la documetazione esistente.
III/4/520 – Nel mese di aprile 2025 si sono svolte sei riunioni tecniche con Orioli per aggiornamento del data besi e per lo schermo dell’Albo d’Oro
III/4/521 – www.atlantegeograficomediooriente.blogspot.com accessi mese di marzo 349 e mese di aprile 167, per un totale al 30 aprile 2025 di 23012
III/4/522 – Dati i numerosi impegni, la Sig.ra Bottini ha passato l’inserimento dei decorati della provincia di Frosinone alla Signoa Laura Monteverde.
III/4/523 – www.atlantegeograficoamerica.blogspot.com accessi mese di marzo 557 e mese di aprile 8662, per un totale al 30 aprile 2025 di 37951.
III/4/524 – Alla data del 30 aprile 2025 sono iscritti nella Chat, Biasiolo, Bosio, Carandente, Magnani, Vignola, Marsibilio, Monteverde, Mastrantonio, Orioli, Tomasini Laura e Tomasini Paola. E Istituto Nastro Azzuro numer esterno. In totale 10 Utenti
III/3/525 - Prossimo INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 Giugno 2025. Precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO sono, pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare e su www.valoremilitare.org. Dal gennaio 2024 L’ANNESSO al Bollettino Infocesvam ha cadenza mensile ed uscirà in modo autonomo.
(a cura di Massimo Coltrinari)
sabato 31 maggio 2025
Rivista QUADERNI n. del 2025. Gennaio Marzo 2025
Nota redazionale: (massimo
coltrinari, direttore)
Numero dedicato nelle
sue pagine di apertura, dopo l’Editoriale del Presidente Magnani alla Comunicazione del Nastro Azzurro, alla
giornata della Donna che cade, come noto, ogni anno l’8 marzo. Si riporta i
contributi e la cronaca della consegna dell’Emblema Araldico alla Signora
Giovanna Paolone Piermanni, consorte della Medaglia d’Oro al Valore Militare
“alla memoria” Sergio Piermanni. A sottolineare questo momento la copertina
riporta la scultura “”Le Pagine del Coraggio” scultura predisposta per
l’occasione, mentre la IV di copertina è ancora dedicata ad una donna ed ad un
suo volume. Questo dopo aver dedicato spazio alla Giornata della Memoria ( 27
Gennaio)
Nella parte “Il mondo
da cui veniamo: la Memoria”, Giorgio Madeddu, nel quadro delle ricerche
dedicate alla Storia dell’Istituto del Nastro Azzurro, con ampia iconografia,
riporta la cronaca della inaugurazione della Via dei Fori Imperiali a Roma nel
quadro della Adunata dei Decorati al Valore Militare (28 ottobre 1933); segue
in Dibattiti, Manuel Vignola che tratta dell’uso della Medaglia d’Oro come
strumento diplomatico e non come ricompensa per atti eroici individuali: quindi,
sempre in Dibattiti, Roberto Allegro, ricostruisce la Battaglia di Mortara del
18489, sulla base della sua tesi discussa al Master di Storia Militare
Contemporanea. In Archivio, Alessia Biasiolo ci propone uno dei misteri più
fitti della fine della guerra, l’Oro di Dongo. Ancora Giorgio Madeddu, dalla
Sardegna, ci manda una nota sui 110 anni di esistenza della leggendaria Brigata
“Sassari”, come dovuto omaggio a questa Unità delle nostre Forze Armate pregna
di valore e tradizioni.
Nella Parte “Il Mondo
in cui viviamo: la realtà d’oggi” tutti articoli hanno alla base la Tesi di
Master discussa dagli Autori al Master di “Terrorismo e Antiterrorismo
internazionale. Andrea Rota, ci parla delle fonti aperte al servizio della
sicurezza del paese, Mirko Leone del “ Virtual Human Intelligence”, e Guido
Andrea Caironi di un particolare aspetto aeronautico in ambito Guerra Fredda.
Le tradizionali
rubriche completano questo numero
Infine, una
annotazione sula politica di distribuzione della Rivista “QUADERNI”:
l’Indirizzario da questo numero è organizzato su chi ne ha fatto richiesta
orale o scritta e chi è impegnato nelle ricerche CESVAM, con le dovute
eccezioni; vengono tolti tutti quei indirizzi che erano stati adottati per far
conoscere le attività del CESVAM e quindi dell’Istituto del Nastro Azzurro.
Sono anche aggiornati le condizioni di abbonamento, come pubblicato in ultima
pagina. Decadono tutte le condizioni degli anni precedenti.
I
di Copertina: Scultura “Le Pagine del Coraggio” della scultrice Paola Grizi,
donata al Comune di Potenza Picena in occasione della Giornata della Donna 2025
nel quadro della consegna dell’Emblema Araldico conferito alla MOVM “Alla
Memoria” Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri Sergio Piermanni alla
Sig.ra Giovanna Paolone Piermanni,
IV
di Copertina Monica Apostoli, Il Genio “Telegrafisti” nella Grande Guerra. 3° e
7° Reggimento Genio, Roma,
Istituto del Nastro Azzurro Centro Studi sul Valore Militare, 2023
Il presente numero è
stato chiuso in tipografia il 28 marzo 2025
martedì 20 maggio 2025
sabato 10 maggio 2025
Tesi di Laurea Anti Terrorismo. Intelligence. Servizi Segreti. A che cosa servono.
Dott.ssa Loredana Bernardi
Introduzione
L'intelligence e la sicurezza nazionale costituiscono colonne portanti per la stabilità e la sovranità di uno Stato, rappresentando strumenti cruciali per la tutela degli interessi nazionali in particolari settori strategici e la salvaguardi della sicurezza della Repubblica ovvero cosiddetta scientia rerum rei puclicae salus.
In Italia, il percorso di sviluppo dei servizi di intelligence ha attraversato fasi di profondo cambiamento, legate alle sfide storiche, politiche e sociali che hanno segnato il XX secolo e i primi decenni del nuovo millennio. Le vicende turbolente degli anni ’70, insieme all’evoluzione del contesto internazionale, hanno messo in luce la necessità di un sistema di intelligence regolamentato e allineato con i principi democratici, in grado di rispondere in modo efficace ma trasparente alle minacce interne ed esterne.
Il periodo post-bellico italiano e gli anni ’70 furono caratterizzati da un forte sospetto e sfiducia nei confronti dei Servizi Segreti, aggravato da eventi che misero in discussione la legittimità delle loro azioni.
Scandali come quello della loggia P2 e la strategia della tensione alimentarono nell’opinione pubblica una percezione dei Servizi Segreti come strumenti di potere poco trasparenti e talvolta manipolatori, che operavano in aree grigie della legalità. Questa percezione negativa spinse il Legislatore a intervenire con una serie di riforme volte a garantire maggiore supervisione e controllo sui Servizi Segreti, cercando di rispondere all’esigenza di sicurezza del Paese pur mantenendo l’operato dell’intelligence entro confini legali e morali.
La prima riforma significativa si concretizzò nel 1977 con la Legge 801, che sancì la nascita di una struttura d’intelligence più chiara e disciplinata, strutturata attraverso la divisione tra il SISMI, dedicato alla sicurezza militare, e il SISDE, preposto alla tutela dell’ordinamento democratico da ogni forma di minaccia o aggressione allo stato di diritto e da ogni forma di eversione. Questa Legge mirava a eliminare il predominio dell’amministrazione militare sui servizi informativi, inaugurando una gestione più trasparente e centralizzata sotto il controllo del Presidente del Consiglio. Tuttavia, nonostante i miglioramenti, il contesto di fine anni '70 e '80 richiedeva ulteriori cambiamenti per rispondere a nuove minacce globali e consolidare il controllo istituzionale.
Con il crollo del blocco sovietico e della conseguente concezione di un mondo bipolare (NATO-URSS), si assiste l’emergere di nuove forme di minaccia, frutto dell’avvento di un mondo che inizia ad essere più globalizzato ovvero un contesto internazionale multipolare, ragion per cui anche il sistema di intelligence italiano si trovò a dover fronteggiare minacce sempre più complesse e articolate. Gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, in particolare, segnarono un punto di svolta, portando alla consapevolezza che l’intelligence doveva diventare un elemento ancora più centrale nella politica di sicurezza nazionale, capace di operare con maggiore coordinazione e trasparenza.
In questo scenario di crescenti sfide, si delineò la necessità di una riforma strutturale, che culminò nella Legge 124 del 2007. Questa legge trasformò radicalmente l’apparato di sicurezza italiana, introducendo nuove istituzioni, ruoli e competenze, e soprattutto prevedendo un maggiore coinvolgimento e supervisione del Parlamento, attraverso il COPASIR - Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica- ovvero il Comitato preposto al controllo di legittimità dell’operato dei servizi di informazione della sicurezza.
La Legge 124 del 2007 ha suddiviso le competenze tra sicurezza interna ed esterna con la creazione di due nuove agenzie: l’AISE, incaricata della sicurezza esterna, e l’AISI, dedicata alla sicurezza interna. Pertanto, il legislatore è intervenuto pianificando un riparto di competenze fondato ratione loci nonché per quanto concerne ratione materiae. Questa divisione rispondeva alla necessità di rendere più efficace la gestione delle minacce, con un coordinamento centrale affidato al DIS - Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, sotto la diretta responsabilità del Presidente del Consiglio. Una delle innovazioni più significative fu infatti proprio l’accentramento delle responsabilità politiche sul Presidente del Consiglio, superando la gestione frammentata dei Servizi che aveva caratterizzato il periodo precedente. Il DIS, oltre a garantire l’unitarietà delle operazioni d’intelligence, divenne anche un punto di riferimento per le relazioni pubbliche e la promozione di una “cultura della sicurezza”, mirata a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della protezione degli interessi nazionali.
Il ruolo del COPASIR come organo di controllo parlamentare rappresenta uno degli elementi centrali di questa riforma, garantendo che l’attività dell’intelligence sia condotta nel rispetto delle leggi e della Costituzione italiana. Il controllo continuo e sistematico del COPASIR assicura una maggiore trasparenza, cercando di bilanciare la riservatezza operativa richiesta dai servizi segreti con il diritto dei cittadini a una gestione della sicurezza conforme ai principi democratici. Questa evoluzione legislativa ha favorito una maggiore fiducia nell’operato dell’intelligence italiana, ponendo le basi per un apparato di sicurezza che non sia soltanto efficace, ma anche responsabile e rispettoso dei valori democratici.
Oggi, il sistema di intelligence italiano si trova di fronte a sfide nuove e complesse, come la minaccia cibernetica e il terrorismo transnazionale, che richiedono strumenti tecnologici avanzati e una collaborazione sempre più stretta con le agenzie internazionali (cooperazione internazionale)
La capacità di adattarsi alle nuove minacce e di cooperare con gli alleati internazionali è diventata fondamentale per mantenere la sicurezza nazionale e la stabilità internazionale. In questo contesto, la Legge 124 del 2007, insieme alle successive modifiche, costituisce ancora il fondamento del sistema d’intelligence italiano, rappresentando un quadro normativo solido e moderno che permette al Paese di rispondere con efficacia e responsabilità alle sfide globali.
Questo elaborato si propone quindi di analizzare il percorso evolutivo del sistema d’intelligence italiano, evidenziando il ruolo delle principali riforme legislative e il loro impatto sulla società e sulle istituzioni.
Attraverso un’analisi storica e normativa, si cercherà di comprendere in che modo le modifiche strutturali e organizzative abbiano influenzato il funzionamento dell’intelligence in Italia, aprendo infine una riflessione sulle prospettive future per un apparato di sicurezza all’altezza delle sfide poste da un mondo sempre più globalizzato e interconnesso.
La Tesi completa è presso la Emeroteca del CESVAM
mercoledì 30 aprile 2025
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sabato 19 aprile 2025
Gian Giacomo Migone Rapporti Tra Usa e Russia. Alcune Considerazioni
Donald
Trump ha il merito di rendere esplicita la politica estera di Washington in
atto da anni. Eppure alcune semplici realtà continuano a sfuggire al profluvio
di commenti scatenato da quanto si è svolto “in diretta” alla Casa Bianca,
venerdì 28 febbraio: che, non da oggi, esiste un rapporto di connivenza tra
Washington e Mosca; che, come ogni ostentazione di forza, quella del presidente
Trump segnala una crescente debolezza, anch’essa in atto da decenni; che al
declino dei protagonisti della Guerra Fredda corrisponde la loro ostilità ad
un’Europa politicamente ed economicamente integrata.
Ma
procediamo con ordine. Ha radici profonde la volontà convergente di Biden e
Putin di scatenare ed alimentare la guerra in Ucraina, come anche quella di
Trump e del medesimo Putin di concluderla secondo le proprie convenienze.
L’esistenza di una “minaccia credibile” da parte di Mosca è stata una
condizione essenziale per la politica estera di Washington nel corso di tutta
la Guerra Fredda. Il tentativo di Eisenhower e di Krusciov di negoziare una
pace - nel c.d. spirito di Camp David -
con l’incidente dell’U-2 è stato sabotato da entrambi le parti e, nel
1973, Henry Kissinger è arrivato ad imporre una riscrittura della valutazione
della potenza sovietica da parte della CIA perché insufficiente a giustificare
la politica egemonica nei confronti dei propri alleati. Ha breve durata
l’intesa tra Reagan - anticomunista non strumentale - e Gorbaciov, effettivo
liquidatore dello stato sovietico, con alcune intese di disarmo. Per i loro
successori, la caduta del Muro costituisce un trauma. Quello subito dalla
Russia è ovvio in quanto ha perso il suo impero, ma anche Sparta non ride.
Ovvero Washington che, lungi dal godersi la fine della storia ed un
unipolarismo che non è mai esistito, deve salvaguardare la continuità della
NATO, ormai obsoleta, ma ancora essenziale per continuare ad esercitare il
proprio dominio sugli alleati europei e, più in generale, surrogare la minaccia
non più credibile di Mosca. Giunge provvidenziale l’attacco alle Due Torri e la
conseguente “guerra al terrore” come occasione e giustificazione per
esercitare il proprio potere, ormai prevalentemente militare; cioè tale da
prescindere da quei principi e valori con cui era fondato il proprio rapporto
egemonico nel mondo. Da cui guerre di aggressione vinte, in violazione di
regole e principi sanciti dall’ONU e dal diritto internazionale, e paci
suggellate da sconfitte politiche: Afghanistan, Iraq, Libia e, ora, Ucraina.
Mentre si batte la grancassa riguardo ad ogni vera o presunta incursione
propagandistica di Mosca, regna il silenzio sul controllo dell’Aipac -
strumento di finanziamento politico gestito da un governo straniero, quello
d’Israele - su almeno un terzo del Congresso di Washington, determinando la
politica mediorientale dell’amministrazione Biden, accentuata, ma non
modificata, da Trump la cui ostentazione di forza non fa che segnalare il
declino dell’impero che ha la pretesa di rilanciare.
La
guerra di Ucraina ha offerto l’occasione all’amministrazione Biden per
ricuperare la rilevanza politica dell’ex impero russo provocando l’aggressione
di un avversario connivente quale Vladimir Putin, successivamente pronto e
disponibile a trasformarsi in alleato di Trump nella comune impresa di
spartizione dell’Europa. Antica ambizione realizzata dopo la conferenza di
Yalta e pericolante dopo la caduta del Muro.
Il
progetto di Europa unita, che nasce durante l’esilio statunitense di Jean
Monnet e ispira il Piano Marshall, viene abbandonato da Washington negli anni
della sconfitta nella guerra contro il Vietnam, primo segnale del suo declino.
Sconvolgerebbe ogni residua ambizione bipolare la trasformazione dell’Unione
Europea, dalla sua attuale configurazione burocratica e filoatlantica in uno
stato federale di 450 milioni di persone, che viene a costituire una delle tre
maggiori potenze economiche e politiche in un sistema multipolare rispetto al
quale la Cina costituisce l’ancora con l’iniziativa dei BRICS. Soprattutto
Washington - da Nuland a Trump - non sopporterebbe un legittimo erede di valori
democratici, con una esplicita vocazione pacifista di cui non è dotata, meno
che mai ora.
Purtroppo
l’Unione Europea, nella sua attuale configurazione, sotto la presunta guida di
Ursula von der Leyen, più che mai lacerata dal divide et impera dì Washington, non è all’altezza della sfida in
atto. Essa blatera di una spesa militare stellare, concepita a misura di una
NATO a questo punto ridotta ad una presenza nucleare e logistica
incontrollata, di marca statunitense, in combutta con l’ormai alleato di Mosca,
rispetto al quale si invoca una difesa europea.
Gli
Stati Uniti d’Europa, per risultare tali, dovrebbero innanzitutto dotarsi di
regole maggioritarie per una politica estera di pace, così da garantire la
propria sovranità, effettivamente integrata, e quindi tale da giustificare una
difesa integrata che consentirebbe economie di scala. Utopia? Certamente nelle
circostanze attuali. Ma, come tutte le utopie - non mi stanco di ripeterlo -
indispensabili perché indicano la direzione in cui procedere. Con bandiere
della pace, accanto a quelle dell’Europa, come suggerisce Tomaso Montanari.
Gian
Giacomo Migone
giangiacomo.migone@gmail.com
mercoledì 9 aprile 2025
Le Nuove Tesioni politico-strategiche-militari ed economiche sui mari
Sergio Benedetto Sabetta
Attualmente
il 90% delle merci naviga sulle acque, ne consegue che chi controlla le rotte
marittime ha il potere mondiale.
In questi
ultimi tempi vi è stato un riposizionamento delle flotte, il cui centro è
l’Oceano Pacifico, nuove rotte si aprono con il disgelo del Polo Nord
ridimensionando l’importanza commerciale del Canale di Panama controllato dagli
USA.
In questa
centralità del Pacifico gli USA nell’agosto 2021 hanno ufficializzato l’Aucks
(Accordo “politico-militare” fra Australia – Au, Regno Unito – K, Stati Uniti –
Us), a cui la Cina ha risposto con un accordo politico-militare con la Russia
firmato nel febbraio 2022 ed una successiva intesa il 24 marzo dello stesso
anno con le Isole Salomone, Stato sovrano a Nord dell’Australia, chiave di
collegamento tra Oceano Pacifico e Oceano Indiano.
L’accordo
prevede un prestito di cento milioni di dollari e l’aiuto militare di Pechino
anche per mantenere l’ordine pubblico interno, oltre alla rottura dei rapporti
con Taiwan, in cambio la Cina potrà disporre delle isole come base per future
spedizioni commerciali o militari.
Gli USA hanno
affiancato ad Aucks un ulteriore alleanza composta da USA, Australia, India e Giappone (Quad),
anche se l’India mantiene una posizione piuttosto ambigua avendo ottimi
rapporti con la Cina all’interno del
Brics e ricomposte in parte le tensioni sui confini terrestri.
Questa
intensa attività diplomatica ha avuto come contraltare un susseguirsi di
esercitazioni navali, sia da parte USA che della Cina, alle quali hanno
partecipato anche le marine militari del Giappone, Australia, Nuova Zelanda,
India, Singapore, Malesia e Russia, oltre ad un riammodernamento degli apparati
militari.
La Cina
intenderebbe controllare il Mare Cinese Meridionale dal quale passa il 40% del
gas mondiale e un volume di merci del valore di circa 3.000 miliardi di dollari
l’anno.
Altro
settore su cui si concentra l’attenzione di Pechino è il Mar Rosso per
l’accesso al Canale di Suez dal quale passano 20.000 navi ogni anno, pari a
circa il 30% dell’export mondiale.
A tal fine è
stata costruita a Gibuti una grossa base navale cinese, che oltre a permettere
di controllare il Mar Rosso, costituisce un’ottima base per la penetrazione in
Africa, già notevolmente controllata da Pechino attraverso prestiti costruzione
di infrastrutture ed assistenza militare.
Nel
Mediterraneo, dove si è affacciata la Cina, agisce ampiamente la Russia La
quale ha anche rafforzato la sua presenza negli stretti marittimi che danno sul
Baltico, il Mar Nero e il Caspio.
La base
navale di Tartus in Siria, l’appoggio alla fazione del generale Khalifa Haftar
in Libia, il rafforzamento delle relazioni con l’Egitto e l’Algeria permettono
alla Russia di agire politicamente nel Mediterraneo e sulle relative linee di
navigazione commerciali.
Lo
scioglimento dei ghiacci nella Calotta polare artica crea nuove rotte che hanno
già permesso nel 2021 a navi russe di percorrerla senza l’ausilio di un
rompighiaccio, sia interamente dalla Norvegia alla Corea del Sud in 6 giorni e
mezzo che dal porto di Sabetta, nel Nord-Ovest della Siberia, alla Cina, gli
esperti ritengono che entro il 2040 le rotte saranno interamente libere e
convenienti.
Questo
tuttavia crea un problema, il controllo terminale delle rotte ossia gli scali,
in Europa dovrebbero essere in Scandinavia ed ecco uno dei morivi degli attuali
attriti e dei riposizionamenti nell’area, vedesi Svezia e Finlandia.
Infine,
sempre nel Mediterraneo, riemerge quale potenza regionale la Turchia di
Erdogan, che agisce sia sui Balcani con missioni militari in Albania e Kosovo
che in Siria e in Libia, la scoperta di grossi giacimenti di gas nel Mar Nero a
100 miglia nautiche dalla costa la renderebbero energeticamente parzialmente
indipendente.
Altro enorme
giacimento di gas è stato scoperto dall’ENI a 160 miglia dalle coste di Cipro,
fatto che ha creato un ulteriore motivo di tensione nell’area, in particolare
tra Grecia e Turchia, coinvolgendo indirettamente anche l’Italia.
NOTA
-
R.
Crocco, Nuove rotte, antiche contese. Il mare torna al centro dello scontro,
215 -218, Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo, ANVCG e Associazione
46° Parallelo, 2022.
lunedì 31 marzo 2025
Dominio dei Mari e Conquista dello Spazio
La Carta mostra per il passatoil dominio dei mari converso il Pacifico e la conquista dell'Asia, teatro strategico della Seconda Guerra Mondiale. Mostra inoltre le strade per la conquista dello Spazio. In questo caso non vi sono competitors. Una visione strategica del Pianeta