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LIMES, Rivista Italiana di Geopolitica

Rivista LIMES n. 10 del 2021. La Riscoperta del Futuro. Prevedere l'avvenire non si può, si deve. Noi nel mondo del 2051. Progetti w vincoli strategici dei Grandi

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domenica 30 ottobre 2022

Nato. Il Nuovo Concetto Strategico.

 La Nato a Madri ha adottato un nuovo concetto strategico, alla luce della situazione in Ucraina. . I Paesi della Alleanza in un vertice tanto chiaro quanto compatto, ha adottato un concetto strategico. Si ritorna alle origini. La Nato ritorna alla sua funzione per cui era nata: la difesa collettiva. Questa ragione ne costituì per decenni la ragione d'essere. Una ragione che ha dato i suoi frutti. Per decenni non ci sono state guerre in Europa.

Sarà anche un caso, ma da quanto la Nato ha abbandonato questo concetto ed è passato a tutto meno che alla difesa collettiva (prevenzione e gestione delle crisi e cooperazione della sicurezza) si è verificata quella guerra che tutti volevano evitare e siamo sull'orlo di un conflitto anche nucleare, che in settanta anni di Nato non era nemmeno immaginato, anche se temuto. La crisi della Nato ( in coma celebrare secondo la versione francese, un cadavere che non sa di essere morto secondo versioni nostrane) nasce dal 2003 quanto Putin firma il trattato di Budapest in cui assicura che non violerà mai i confini ucraini, in cambio della cessione delle rimanenti bombe atomiche sovietiche rimaste in Ucraina. La Nato cede a questo trattato che oggi è diventato uno dei tanti "pezzi di carta" di cui la storia ci da tanti esempi. 

La discesa verso la insicurezza e la instabilità a vari gradini, fino all'ultimo quando lo scorso febbraio la Nato era in gradi di mettere in campo non più di 40.000 uomini operativi. Di fronte la Russia disponeva di oltre 200.000 uomini che aveva ammassato ai confini dell'Ucraina. LO squilibrio era evidente e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

Certamente L'essere stati 18 anni in Afganistan assuma una luce da notte di halloween anche alla luce del risultato del 31 agosto 2021.

Ora si ritorna all'antico e la parola chiave diviene quella storica: deterrenza.

 IL merito di questo ritorno al passato, ed alla sicurezza dell'Europa è merito della Russia di Putin: con la sua aggressione all'Ucraina (Hitler voleva ed ebbe i Sudeti in quanto abitato da una popolazione che parlava la lingua tedesca: Purtin avanza le stesse ragioni) ha compattato l'Europa, in cui oggi tutti i paesi confinati con la Russia hanno paura concreta di fare la fine dell'Ucraina, e L'Europa con gli Stati Uniti, sempre questi rivolti verso la Cina, ma che necessitato di retrovie sicure. La Russia, che negli anni di inizio secolo era un Patner oggi è, per quello che ha mostrato, un "avversario". Più che un avversario è la principale minaccia alla sicurezza di tutti i Paesi Europei, compresa l'Italia( vedi aspetto energetico, accompagnato dalla derisione dei governanti del Cremlino per il Governo  Draghi, con pesanti innterventi nella campagna elettorale.).

La deterrenza ha bisogno di  certezze. La Nato deve arrivare a disporre di 300.000 uomini pronti all'impiego. Per avere questo obiettivo ed essere credibili, occorre che ogni paese della Nato destini il suo 2% del Pil alla Difesa. per l'Italia saranno sacrifici notevoli, ma i tempi sono tempi di guerra, aspetto che molti italiani ancora non hanno acquisito, correndo dietro alle proprie fatuità..

Dettagli su questo nuovo concetto nelle prossime note


(Aggiornamento Moduli di riferimento. Sinossi  Master di Politica Militare Comparata. Obbiettivi, Mezzi, Piani.).

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