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venerdì 4 gennaio 2019

Lo Jihadismo dei Foreign Fighters



Si tratta di un fenomeno senza precedenti: i cosiddetti foreign fighters (combattenti stranieri) che si sono affiliati allo stato islamico (IS) in Siria e Iraq sarebbero circa ventimila secondo il National Counter Terrorism Center (Nctc) statunitense.
Il direttore, Nicholas Rasmussen, ha osservato che tutti questi combattenti sono in massima parte indottrinati grazie a internet e provengono da oltre novanta paesi, tra cui 3400 da stati occidentali.
Si tratta di un fenomeno senza precedenti visti i numeri coinvolti, nonostante negli ultimi vent’anni i flussi jihadisti verso Afghanistan, Pakistan e Iraq siano stati pressoché costanti.
Nel frattempo il presidente Obama ha dato conferma dell’uccisione della cooperante statunitense Kayla Jean Mueller, uccisa dai suoi carcerieri e non dai bombardamenti giordani degli ultimi giorni, come affermato dallo stato islamico inizialmente.
Fa molto riflettere l’impatto mediatico che i combattenti Is vogliono suscitare nella comunità internazionale. L’ultimo in ordine di tempo: il macabro invio della fotografia del corpo della giovane cooperante uccisa alla famiglia della stessa.

20.2.2015.

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