COMUNICATO STAMPA
Il professor Carlo Rubbia cita il “torio” e tutti ne parlano.
L’Italia era all’avanguardia anche in questa tecnologia, cancellata con l’uscita dal nucleare.
(Roma 29 marzo 2011) - Il Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare (Cirn) ritiene opportuno fornire alla stampa una sintetica panoramica informazione sulla tecnologia del “torio”, un elemento che in natura ha diffusione simile a quella del piombo, presente in varie aree del territorio nazionale, assurto in questi giorni alla cronaca perché rende radioattivi i blocchetti lapidei con cui sono lastricate molte vie di Roma. A portare all’attenzione dei media questo sinora poco noto elemento è stata anche un’intervista al professor Carlo Rubbia scaricabile dalla pagina web http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/24/rubbiail-futuro-e-dei-giovani-occorre-unalternativa-al-nucleare/99795/, purtroppo veicolata con l’informazione a disposizione su internet, magari accreditata da presunti esperti, che non sempre è corretta. Inesattezze non certo imputabili al giornalista, che si limita a riportare quelle ritiene fonti qualificate, sono contenute ad esempio nell’ampio servizio sull’argomento consultabile alla pagina web http://www.tg3.rai.it/dl/tg3/articoli/ContentItem-ee2f8c79-e396-42f0-8001-4bf6c4ddb3cb.html.
Una prima panoramica generale sul torio e sulla tecnologia di questo elemento, con cui è possibile alimentare persino i reattori attualmente in esercizio, può aversi consultando il documento in formato pdf (un’intervista della giornalista Marina Bartella di Forum all’ingegner Giorgio Prinzi, Segretario del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare), scaricabile dalla pagina web http://www.lorenzopaolini.it/Sito%20Forum%20nuovo/Sito%20Forum%20nuovo/articoli%20Forum/Torio.pdf.
Per un più immediato e comprensibile approccio riportiamo a seguire una serie di diapositive tratte dai “power point” utilizzati dall’ingegner Giorgio Prinzi nelle relazioni con cui illustra al pubblico la tematica.