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LIMES, Rivista Italiana di Geopolitica

Rivista LIMES n. 10 del 2021. La Riscoperta del Futuro. Prevedere l'avvenire non si può, si deve. Noi nel mondo del 2051. Progetti w vincoli strategici dei Grandi

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lunedì 20 gennaio 2025

Le Forze per Operazioni Speciali Italiane . Conclusione VII Parte

 

LE OPERAZIONI SPECIALI ITALIANE

Nella dottrina militare nazionale le Operazioni Speciali vengono definite come:

“Operazioni dirette a conseguire obiettivi di natura militare, politica, economica o informativa in aree ostili di difficile accessibilità, o sensibili, spesso attraverso l’uso di tecniche e mezzi non convenzionali e in modalità occulta o clandestina. Le operazioni speciali si distinguono da quelle convenzionali per il grado di rischio fisico e politico, per le tecniche impiegate e per l’indipendenza da qualsiasi tipo di supporto amico, mentre presuppongono un’accurata intelligence operativa.”

Nella categoria delle Forze Speciali rientrano tutte quelle unità militari o paramilitari specificatamente organizzate, addestrate ed equipaggiate per poter effettuare le Operazioni Speciali.[1] Queste operazioni si svolgono in contesti non permissivi anche a grande distanza dalle unità amiche. Materialmente un’unità dalla limitata consistenza organica si infiltra in un’area obiettivo consegue nella stessa risultati di rilevanza strategica e rientra alla propria base attraverso un complesso di movimenti e di trasferimenti intermodali, multi-ambientali sovente non palesi e discreti. Data la loro particolarità, queste operazioni presuppongono sempre la disponibilità di unità di volo dedicate, sia ad ala fissa che rotante, così come di specifiche risorse per il comando e controllo e per le comunicazioni. Inoltre le Forze Speciali possono avvalersi del supporto di altre forze, selezionate tra quelle più affini in termini di addestramento, mentalità e tipologia d’azione come ad esempio le unità paracadutiste (rangers, esploratori o acquisitori obiettivi) o anfibie.[2]

Ecco quindi che le Operazioni Speciali italiane non si discostano dalla definizione NATO, e nel corso degli anni hanno continuamente esercitato l’intero spettro di operazioni previste in seno all’Alleanza Atlantica e rientranti nelle macro aree:

·         Ricognizioni Speciali;

·         Azioni Dirette;

·         Assistenza Militare.

Da notare inoltre come in tempi recenti un particolare reparto si sia aggiunto a questa famiglia di unità: trattasi del 28° Reggimento Pavia dell’Esercito Italiano, il quale risulta dipendere dal Comando Forze Speciali dell’Esercito (COMFOSE), Comando istituito nel settembre 2013 e diventato pienamente operativo nel febbraio 2014.[3] L’unità in questione è l’unica delle Forze Armate deputata alle comunicazioni operative: un complesso di azioni finalizzate a creare, consolidare o incrementare il consenso della popolazione locale nei confronti dei contingenti militari in missione. Operazioni che nella terminologia militare americana erano chiamate Psychological Operations e che a partire dal 2010 sono conosciute come MISO.[4] L’Italia riconosce quindi in maniera esplicita l’utilità di questo tipo di operazioni specie se inserite negli attuali scenari dove il fattore umano, lo Human Domain, avrà sempre maggiore importanza.

 Michele Taufer 2012 (continua)

CONCLUSIONI

Le Operazioni Speciali e il complesso di unità deputate alla loro conduzione e al loro supporto si sono dimostrate una componente di enorme valenza strategica e di grande pregio all’interno di tutti i principali strumenti militari mondiali. Naturalmente non fa eccezione il nostro Paese, il quale le ha impiegate proficuamente nel corso degli anni riscontrando anche stima ed apprezzamento da parte dei principali Paesi amici ed alleati vista l’estrema professionalità degli operatori di questi reparti. Un utilizzo di queste unità che, visti gli scenari futuri, non tenderà a diminuire ma bensì ad aumentare portando con se nuove sfide legate ad esempio “all’usura” di uomini e mezzi e al loro ricambio generazionale dato il progressivo trend di riduzione quantitativa del personale appartenente alle Forze Armate. Bacino in cui questi reparti traggono con non poche difficoltà la propria linfa vitale in termini di volontari. E’ infatti la limitata consistenza numerica, derivante dall’estrema severità nei criteri di selezione e d’addestramento, dovuta alla particolarità dei profili psicofisico attitudinali, uno dei tratti distintivi di questi uomini e donne. Queste forze, è bene ricordarlo, non sono riproducibili in massa e gli operatori impiegano decine di mesi prima di raggiungere la prontezza al combattimento.

Inoltre, è ora importante soffermarsi e riflettere su una questione fondamentale e forse fin troppo sottovalutata: spesso vengono fatte passare per Operazioni Speciali azioni che in realtà non lo sono, così come specularmente, alcuni di questi reparti vengono impiegati in azioni fuori dal loro campo d’applicazione. Un errore che deve essere assolutamente evitato: il serio rischio è quello di vanificare le peculiarità di queste unità, giungendo ad un utilizzo inefficace di questo vero e proprio strumento del potere militare di una Nazione.

Per quanto concerne le operazioni indirette invece, il nostro Paese prevede che queste vengano eseguite direttamente dalle Forze Speciali: una postura perfettamente in linea con la dottrina NATO.

Addentrandosi più nel tecnico però ed assumendo una postura propositiva:

·         vista la necessità di una maggiore ottimizzazione delle risorse economiche nel campo della Difesa;

·         vista la ferma intenzione da parte nazionale di continuare nell’integrazione degli Strumenti Militari in ambito NATO/UE;

·         visto l’auspicio di esercitare una funzione di deterrenza e di prevenzione dei conflitti in seno alle alleanze costituite così come di essere in grado di fornire una risposta multidimensionale alle crisi future;

Qualora venisse ritenuto operativamente rilevante uno sviluppo ulteriore sia in termini qualitativi che quantitativi di queste capacità indirette, rientranti appieno nel concetto di Special Warfare, , il nostro Paese potrebbe spingere verso una maggiore integrazione di tipo interforze a livello intergovernativo NATO/UE. Un’integrazione in grado di portare alla creazione di reparti ad hoc, ottenendo così un output operativo ancora più elevato e perfettamente inserito nel concetto di Global SOF Network, così come  aderente al massimo con gli obiettivi del futuro “Libro Bianco della Difesa”.



[1] Stato Maggiore della Difesa, Investire in sicurezza Forze Armate: uno strumento in evoluzione, Piedimonte Matese, Imagina Media S.r.l., Ottobre  2005.

[2] Ministero della Difesa Italiano, www.difesa.it/SMD_/COFS/Pagine/Cosa.aspx

[4] AnalisiDifesa, Il 28° reggimento Psy Ops tra le forze per operazioni speciali, 01/07/2014 www.analisidifesa.it/2014/07/il-28-reggimento-psy-ops-tra-le-forze-per-operazioni-speciali/

giovedì 9 gennaio 2025

LE FORZE PER OPERAZIONI SPECIALI ITALIANE VI Parte

 

LE FORZE PER OPERAZIONI SPECIALI  ITALIANE: TRA GLOBAL SOF NETWORK E NATO


Michele Taufer (2011) Continua

LE LINEE GUIDA PER IL FUTURO STRUMENTO MILITARE ITALIANO

Il 20 giugno 2014 il ministero della Difesa rilasciò il documento intitolato “Linee guida per il libro Bianco per la Sicurezza Internazionale e la Difesa”: consistente in un’analisi preliminare finalizzata alla raccolta e alla valutazione degli elementi necessari alla stesura del “Libro Bianco” vero e proprio. Dal documento, così come da quanto emerso dal “Convegno Nazionale sulla Sicurezza e la Difesa”, si evincono gli attuali trend dello scenario internazionale: uno scenario caratterizzato da continui cambiamenti e da una serie di minacce alla sicurezza di tipo multidimensionale in grado di trascendere quindi i confini nazionali. Occorre quindi sviluppare un approccio complessivo ed altrettanto multidimensionale per poter fronteggiare efficacemente le sfide alla sicurezza poste dal sistema. Inoltre viene altresì notato come risulti fondamentale comprendere anche la particolare natura politica degli attuali conflitti caratterizzanti la dimensione transnazionale.[1] Lo strumento militare che verrà delineato dal Libro Bianco dovrà quindi essere Interforze, Internazionale, Interoperabile, Efficace, Efficiente ed Economico (I3E3) così da poter affrontare sia ostilità di tipo asimmetrico che le più tradizionali forme simmetriche di conflitto, anche ad alta intensità. Riguardo alle forze opponenti è da attendersi che in futuro queste ricorreranno a forme di contrasto non convenzionali anche sfruttando domini nuovi o tentando di coinvolgere sia in maniera attiva che in maniera passiva le stesse popolazioni civili. Un ambiente all’interno del quale le Forze Armate nazionali dovranno essere pronte ad operare garantendo la protezione delle stesse e l’affermazione delle realtà locali supportate. Gli obiettivi operativi delle Forze Armate diventeranno sempre più complessi e sofisticati andando ben oltre la semplice neutralizzazione cinetica della minaccia. La protezione e la tutela delle popolazioni, lo sviluppo ed il sostegno delle realtà politiche locali saranno svolte in concerto con le altre Istituzioni repubblicane e tendenzialmente in un’ottica di partnership internazionale/sovranazionale: il mantenimento di un network relazionale con queste entità amiche ed alleate risulterà fondamentale per il conseguimento degli obiettivi strategici nazionali. Accanto a queste forme “ibride” non verrà altresì tralasciata la possibilità di una minaccia militare di tipo convenzionale il cui contrasto è in linea con l’assolvimento degli impegni derivanti dalla difesa della Patria, della difesa comune europea e quella integrata della NATO. Lo strumento derivante dovrà quindi assicurare:

·         L’integrità territoriale e gli interessi vitali nazionali;

·         Il successo delle operazioni in corso e le eventuali future esigenze di partecipazione internazionale;

·         Una funzione di deterrenza e di prevenzione di futuri conflitti in seno alle alleanze costituite;

·         Un contributo al concetto di risposta multidimensionale alle emergenze nazionali ed alle crisi internazionali.[2]

E’ proprio attraverso la lente offerta da questi quattro output auspicati dalle “Linee Guida del Libro Bianco della Difesa” che si può provare ad osservare la dottrina nazionale riguardante le operazioni affidate al COFS.



[1] Ministero della Difesa, Convegno Nazionale sulla Sicurezza Internazionale e la Difesa Relazioni dei partecipanti, Roma, 2014, pag 40. www.difesa.it/News/Documents/Convegno%20Nazionale%20Sic.%20e%20Difesa%20-%20Relazioni.pdf

[2] Ministero della Difesa, Linee Guida del Libro Bianco per la Sicurezza Internazionale e la Difesa, Roma, 20/06/2014, pag 7,8. www.difesa.it/News/Documents/Linee%20Guida.pdf,.


venerdì 3 gennaio 2025

INFOCESVAM N. 6 Novembre - Dicembre 2024

 


INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XI, 59/60, N. 6, Novembre - Dicembre 2024, 1 gennaio 2025

XI/6/926 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XI anno di edizione, 6 il bimestre di edizione di INFOCESVAM, 926 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento.

XI/6/927 – Progetti 2024/1 – Tema “Monte Marrone La prima Vittoria del Corpo Italiano di Liberazione: 31 marzo 1944 – 10 aprile 1944. Il suo significato strategico presso gli Alleati. 80° anniversario 1944 - 2024.Sono stati raccolti i materiali iconografici e le carte di riferimento. Fase Manoscritto 2

XI/6/928 – La Presidenza Nazionale con circolare apposita ha chiesto ai Soci eventuali candidature per le cariche istituzionali. La Circolare è stata inoltrata a tutti i componenti del CESVAM. I criteri per eventuali candidature come Rappresentanti del Cesvam sono: residenza a Roma; disponibilità di tempo almeno di 9 ore settimanali; capacità di lavoro e di realizzazione di ricerche/progetti di livello post universitario.

XI/6/929 – Il 9 dicembre 2024 a Bologna è stato presentato il 1 volume “Storia Militare della Guerra Russo-Ucraina.1917 -2014 Volume I, Palladium Edizioni, 2024. Autori Giovanni Cecini e Mirco Campochiari.

XI/6/930 – Progetto 2017/2 I soldati Italiani sulla testa di ponte di Anzio. Volume I Pubblicato. Volume II. Manoscritto 5 – in fase di completamento la revisione del testo generale.

XI/6/931 – La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in Storia Militare Contemporanea si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 6 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XI/6/932 – Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 1 riferito ai volumi del progetto 2020 e Progetto 2022 dedicati agli Ordinamenti. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/933 - Progetto 2021/1 Volume II Titolo: Africa Orientale Italiana. L’organizzazione Militare e la difesa dell’Impero. La Figura del Duca d’Aosta. Predisposta la parte militare. Bibliografia. In sviluppo il Capitolo dedicato al Duca d’Aosta. Fase Manoscritto 5

XI/6/934 - Progetti 2024/4 – Tema “Le Fosse Ardeatine. L’ordine è stato eseguito. I Decorati al Valore Militare e la Memoria. 80° anniversario 1944 -2024 Contributo al progetto è stato chiesto all’amico Aladino Lombardi, che ha assicurato di mettere a disposizione il suo archivio provato. Fase Manoscritto 2

XI/6/935 - La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in “Politica Militare Comparata dal 1945 ad oggi” Dottrina, Strategia, Armamenti si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 5 candidati. Anche i laureati di questo Master hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XI/6/936 - Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 2 riferito ai volumi del progetto Università. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/937 – Club Ufficiali Marchigiani. Il tradizionale scambio di auguri si è tenuto presso la Casa dell’Aviatore, a Roma il 7 dicembre u.s. Nell’occasione è stato fatto il punto del Progetto 2022/2 Libano sulla raccolta delle testimoniane sulle Missioni di Pace.

XI/6/938 - La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in “Terrorismo ed antiterrorismo internazionale. Obiettivi, Piani Mezzi” si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 9 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master) ed anche con le attività connesse al Canale You Tube diretto dal Dr. Giovanni Cecini.

XI/6/939 - Progetto 2021/1 – Volume I Titolo Africa Orientale Italiana. L’Impero Tra realtà e propaganda. Raccolta la monografia. Fase: Manoscritto 5

XI/6/940 - Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 3 riferito ai volumi del progetto 2016/2 Dizionario minimo della guerra di liberazione 1943-1945. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/941 – L’esame finale del Corso di approfondimento e specializzazione. in “Terrorismo ed Anti Terrorismo internazionale si è tenuto il 25 novembre 2024. (www.unicusano.it/master)

XI/6/942 –Progetto 2023/2 Divulgazione. È stato edito il Catalogo delle Edizioni a Stampa 2021 – 2014 del Centro Studi sul Valore Militare – CESVAM Riporta in 24 pagine con note tutte le 51 pubblicazioni che hanno visto la luce in questo decenni. Distribuzione gratuita. Richiedere a: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/943 – Blog www.ilregnodelsud.blogspot.com. ha completato al 31 dicembre 2024 tutte le sue pubblicazioni per l’anno solare 2024

XI/6/944 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 febbraio 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 1 del 2025.  

XI/6/945 – Il 31 dicembre 2024 termina la II sessione del CESVAM e l’anno solare. Ciò vuol dire che in base allo Statuto e Regolamento del CESVAM terminano tutte le collaborazioni in essere di tutti i Collaboratori Ricercatori ed Associati.  Con il mese di gennaio 2025 saranno rinnovate le ricerche in corso che si crede utile continuare e quindi i contatti con tutti gli interessati.

XI/6/946 - Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 4 riferito ai volumi del progetto 2020 Ordinamenti (Volume 2° Tomo I, Tomo II, Tomo III, Tomo IV. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/947 – Del precedente bollettino N.5/2024 esistono due edizioni. La prima, integrale, pubblicata su tutte le filiere informatiche in essere. La seconda sulle pagine CESVAM del Periodico.

XI/6/948 -. La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in “Storia Militare Contemporanea Dal 1973 al 1960 si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 5 candidati. Anche i laureati di questo Master hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master). In particolare con la collaborazione alla Rivista QUADERNI

XI/6/950 -- Prossimo INFOCESVAM (gennaio - febbraio) sarà pubblicato il 1 marzo 2025. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari)